Letteratura / Musica / Teatro

6 Dicembre: Paola Erdas, Claudia Caffagni & Maria Grazia Calandrone

19.00 CORPO REALE
Testo e voce: Maria Grazia Calandrone, Musica: Stefano Savia Scarponi, Batteria dal vivo: Arturo Casu

Uno spettacolo sull’origine della specie, la tangenziale, gli autobus, Marilyn Monroe, i comunicati della Guardia Costiera libica, fabbrica, amore e mondo. Maria Grazia Calandrone è poetessa, autrice e conduttrice Rai e regista di reportage pubblicati da «Corriere TV». Tiene laboratori di poesia in scuole pubbliche e carceri. Premi Montale, Pasolini, Dessì e Napoli per la poesia. Ultimi libri Serie fossile (Crocetti 2015), Gli Scomparsi – storie da «Chi l’ha visto?» (Pordenonelegge 2016), Il bene morale (Crocetti 2017) e Fossils (SurVision 2018 – Ireland). Ha curato un’antologia di poesie di Nella Nobili (Solferino 2018) e la rubrica di inediti «Cantiere Poesia» per «Poesia» (Crocetti). Insieme ad Andrea Cortellessa e Laura Pugno cura per quest’editore la collana «i domani».

 

20.30  GIOVANNA D’ARCO E L’ALBERO DELLA VITA
Uno spettacolo con Claudia Caffagni, voce, liuto, salterioe Paola Erdas, clavisymbalum, salterio, Paper engineer, Annalisa Metus, Light designer, Carlo Villa

 

Tutto iniziò nel bosco di Domremy, la piccola cittadina in cui nacque Jehanne d’Arc. In questo bosco vi era una fontana e un albero speciale, chiamato Albero di Maggio o Albero della Vita, e da tempi immemorabili le giovani donne del villaggio andavano in questo luogo di pace per chiedere alla Vergine Maria la grazia di essere felici, con un fidanzato o con la venuta di un bambino.

E’ in questo luogo, da sempre frequentato per la sua energia benefica, che la giovanissima Jehanne si raccoglie in preghiera e per riflettere sulle voci che la spingeranno alla folle e incredibile avventura di spiritualità e di guerra per il Delfino di Francia contro gli Inglesi e i Borgognoni.

 

Ed è intorno a questo albero che lo spettacolo si anima: un albero le cui fronde fanno da schermo per la proiezione di immagini tratte dal film di Carl Theodor Dreyer, illustrando i sentimenti e le pulsioni emotive che animano la prodigiosa pulzella. Al contempo, le musiche, coeve alla vicenda storica, raccontano attraverso i testi cantati, gli stati d’animo di Jehanne, la sua devozione, le sue paure, la sua fede incrollabile, il suo coraggio, in un dialogo costante con le suggestive immagini proposte.

Modernità e Musica Antica uniti per dare nuova vita a Jehanne d’Arc.

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