Padiglione Banquets des vestiges (Banchetti delle vestigia)
Progettato dagli studenti del Master in Arti politiche (SPEAP) di Sciences Po e del laboratorio “Place du vivant” dell’École des Arts Décoratifs di Parigi
Nell’ambito del Festival des Cabanes di Villa Medici, gli studenti del Master in Arti Politiche (SPEAP) di Sciences Po e del laboratorio “Place du vivant” dell’École des Arts Décoratifs hanno progettato un padiglione performativo e una pubblicazione che raccoglie le interviste realizzate con gli architetti del Festival.
Il padiglione performativo è strutturato attorno a un grande tavolo collocato nel quadrato delle vestigia dei giardini di Villa Medici, che funge da luogo collettivo e punto di ritrovo per ospiti e pubblico. Questo tavolo è un luogo, un momento in cui si sublima il valore collettivo dello stare insieme. Qui si mangia al mattino all’aria aperta, ci si ripara sotto gli alberi all’ora di pranzo e poi ci si riunisce la sera per un banchetto festivo.
Realizzato con materiali riciclati e moduli prefabbricati, il tavolo è l’elemento fisso attorno al quale gli oggetti fluttuano e si dispiegano durante la giornata. Associato a una temporalità breve e drammaturgica della dispersione e della rappresentazione scenica di oggetti, il tavolo svanisce a favore di ciò che avviene sopra e intorno. Gli oggetti cristallizzano azioni precise come un podio per parlare, un leggio da cui leggere un testo, una panchina per sedersi e ascoltare, un palo con una bandiera per radunarsi o un telo teso per proteggersi. Questa messa in scena della costruzione stessa di una capanna nomade, che si evolve tra dispiegamento e ritiro, la rende una performance più che un’architettura di rifugio: è un rifugio per il pensiero e l’espressione.
Con il sostegno del Ministero della Cultura francese e del gruppo FBI.
Crediti immagini:
Bozze preparatorie per il padiglione Banquets des vestiges © SPEAP / École des Arts Décoratifs
Particolare di un mosaico: simposio raffigurante asarotos oikos. Arte romana, Est del Mediterraneo, Collezione privata. In deposito al Musée du Château de Boudry, Svizzera.