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I giovedì della Villa | 26 gennaio

19.00 : Valérie Honnart, un atelier all’incrocio dei mondi L’artista francese Valérie Honnart vive a Roma. Nel 1988 scopre la Cina, una rivelazione che cambierà il suo rapporto con la pittura. Nel corso di questo incontro, Valérie Honnart reinventerà un finto atelier per illustrare la sua evoluzione, la sua esplorazione delle tecniche cinesi e l’influenza di Roma sul suo lavoro. I suoi percorsi, al contempo artistici e personali, sono altrettanti punti di riferimento per sviluppare una ricerca espressionista personale sul corpo umano e sulla questione della relazione con l’altro e con il mondo. L’artista espone nei luoghi in cui ha vissuto: in Cina dal 2010 presso la Galleria Philippe Staib; in Belgio, in Francia e in Italia. A Roma ha presentato le sue opere in diversi sedi pubbliche e private, tra cui la Galleria Massenzio e, di recente, lo Spazio Cerere. 20.30 : I misuratori dello spazio, Hugo Vitrani e Olivier Kosta-Théfaine Nel suo libro Teoria della deriva (1956), Guy Debord invitava i lettori a ripensare il loro rapporto con lo spazio pubblico. Una riflessione sull’erranza che anima la storia dell’arte, dalle grotte rupestri ai tunnel della metro, dalle strade ai musei: l’arte traccia il suo percorso prendendo sentieri a volte pericolosi, illegali, marginali. A partire da una selezione di lavori di Olivier Kosta-Théfaine , attualmente borsista a Villa Medici, evocheranno insieme le opere di altri artisti plastici allo scopo di creare risonanze o confronti, da Brassaï a Sterling Ruby passando per Aline Bouvy: tutti artisti flâneurs che “esplorano l’intervallo”. Hugo Vitrani (1987, vive e lavora a Parigi), curator-at-large al Palais de Tokyo, ha lanciato il Lasco Project (nel 2012) e lavorato alla prima mostra monografica di Florian e Michael Quistrebert (2016). È caporedattore ospite della rivista Palais #24 (Palais de Tokyo) sulle arti urbane. Dal 2010, realizza interviste filmate di artisti per Mediapart e collabora regolarmente con la rivista Beaux-Arts. Co-autore delle opere Chiaro Scuro (ed. Classic, Paris, 2015) e Underground doesn’t exist anymore (ed. Manuella, 2016), è membro del comitato consultivo della commessa pubblica del CNAP (2015-2018).

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