Mehdi Belhaj Kacem
Mehdi Belhaj Kacem
2015-2016Mehdi Belhaj Kacem
Periodo: 2015-2016
Professione: Scrittore Nato nel 1973, Mehdi Belhaj Kacem, scrittore e filosofo, è cresciuto in Francia dopo aver trascorso l’infanzia in Tunisia. Ha cominciato a pubblicare relativamente giovane, all’età di 21 anni, romanzi apprezzati dalla critica, fra i quali
Cancer , il suo libro d’esordio,
Vies et Morts d’Irène Lepic , o ancora
L’Antéforme . Le sue prime opere teoriche¸
Esthétique du Chaos e
Society , sono state pubblicate negli anni 2000. Il 2006 ha segnato l’incontro con la casa editrice Gallimard, presso la quale pubblica
La psychose française , oltre a una traduzione della
Vita Nova di Dante Alighieri. Le sue opere filosofiche, e in particolare
L’esprit du nihilisme, Être et sexuation, La Transgression et l’inexistant , gli hanno permesso di raggiungere diverse tipologie di pubblico, da quello universitario (grazie in particolare a un convegno riguardante il suo lavoro, tenutosi all’École Normale Supérieure nel 2013) a quello di artisti, scrittori e militanti politici. Mehdi Belhaj Kacem è stato scoperto dall’editore Tristram, con cui ha recentemente pubblicato un libro su Antonin Artaud che ha riscosso un grande successo. Attualmente lavora a diversi progetti, fra cui un cyber-seminario, un saggio sul filosofo Quentin Meillassoux e un romanzo. Il progetto di Mehdi Belhaj Kacem a Villa Medici consiste innanzitutto nella realizzazione di una traduzione fruibile da un pubblico moderno dei
Trionfi , poemetto didattico-dialettico di Petrarca, che Mehdi Belhaj Kacem considera uno dei cinque testi fondatori della letteratura italiana, insieme a quelli di Dante e Boccaccio. Le ultime traduzioni risalgono al XVI secolo (la più recente, del 1923, risulta praticamente introvabile), al punto che non esiste oggi un testo accessibile per il lettore francese contemporaneo. Sulla scia di molti dei suoi libri precedenti, Mehdi Belhaj Kacem si dedicherà inoltre alla scrittura di un saggio filosofico ed estetico su Petrarca e sulla grande rilevanza che sin dal Medioevo il petrarchismo ha esercitato sull’arte occidentale.