Gribouillage / Scarabocchio. Da Leonardo da Vinci a Cy Twombly
Mostra in due parti:
- dal 3 marzo al 22 maggio 2022 a Villa Medici a Roma
- dal 8 febbraio al 30 aprile 2023 ai Beaux-Arts di Parigi → Scopri di più
Mostra prodotta e organizzata dall’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici e i Beaux-Arts di Parigi
Con il sostegno del Musée national d’art moderne – Centre Pompidou, Parigi
In collaborazione con l’Istituto Centrale per la Grafica, Roma
Curatrici:
Francesca Alberti, direttrice del dipartimento di storia dell’arte all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, professore di storia dell’arte a l’Università de Tours – CESR
Diane Bodart, professore di storia dell’arte alla Columbia University, New York
Curatore associato:
Philippe-Alain Michaud, storico dell’arte, curatore al Musée national d’art moderne – Centre Pompidou, Parigi
Curatore associato per i Beaux-Arts di Parigi:
Anne-Marie Garcia, curatrice, responsabile delle collezioni dei Beaux-Arts di Parigi
Curatore per l’istituzione partner:
Giorgio Marini, storico dell’arte, curatore designato dall’Istituto centrale per la grafica, Roma
Dal 3 marzo al 22 maggio 2022, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici ha presento in anteprima la mostra-evento Gribouillage / Scarabocchio. Da Leonardo da Vinci a Cy Twombly concepita dalle due curatrici Francesca Alberti (Villa Medici) e Diane Bodart (Columbia University), con la collaborazione di Philippe-Alain Michaud, in qualità di curatore associato (Centre Pompidou).
La mostra si sviluppa in due presentazioni successive, entrambe inedite e complementari, una a Roma e l’altra a Parigi: la prima a Villa Medici, dal 3 marzo al 22 maggio 2022, sarà seguita dalla seconda ai Beaux-Arts di Parigi dall’8 febbraio al 30 aprile 2023.
Con circa 300 opere originali che vanno dal Rinascimento all’epoca contemporanea, questa duplice presentazione mette in luce uno degli aspetti più sconosciuti e meno controllati della pratica del disegno. Affrontando le molteplici sfaccettature dello scarabocchiare in ambito artistico, dagli schizzi imbrattati sul retro dei dipinti agli scarabocchi che diventano vera e propria opera, l’esposizione mostra come queste pratiche grafiche sperimentali, trasgressive, regressive e liberatorie, che sembrano non obbedire a nessuna regola, hanno da sempre scandito la storia della creazione artistica.
Il Rinascimento, per liberarsi dai vincoli del Disegno poi detto “accademico”, ha prodotto forme grafiche libere, istintive e gestuali, che evocano i disegni rudimentali dei bambini, le divagazioni calligrafiche ai margini dei manoscritti o ancora i graffiti di mani anonime che ricoprono i muri delle città. Picasso, parlando appunto dei bambini, affermava: “Mi ci è voluta una vita intera per disegnare come loro”; ma già Michelangelo si divertiva a imitare i personaggi (fantocci) disegnati maldestramente sulle facciate fiorentine. L’esposizione esplora questo lato nascosto del fare artistico e invita i visitatori a spostare lo sguardo sul retro dei dipinti o sulle pareti della bottega, al margine dei disegni o sotto gli affreschi staccati….
Proponendo accostamenti inediti tra le opere dei maestri della prima modernità, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Pontormo, Tiziano, Bernini…, e quelle di noti artisti moderni e contemporanei, Picasso, Dubuffet, Henri Michaux, Helen Levitt, Cy Twombly, Basquiat, Luigi Pericle…, la mostra rimette in questione gli ordini cronologici e le categorie tradizionali (margine e centro, ufficiale e non ufficiale, classico e contemporaneo, opera e documento) e pone la pratica dello scarabocchiare al centro della pratica artistica.
Nata da un progetto di ricerca promosso dalle curatrici, la mostra, co-prodotta con i Beaux-Arts di Parigi, è il risultato di un lavoro di coordinazione internazionale su ampia scala. Si avvale del sostegno del Centre Pompidou di Parigi e di una partnership con l’Istituto Centrale per la Grafica a Roma.
Gribouillage / Scarabocchio. Da Leonardo da Vinci a Cy Twombly, conta notevoli prestiti concessi da prestigiose istituzioni italiane ed europee, tra cui: Galleria degli Uffizi, Firenze; Gallerie dell’Accademia, Venezia; Museo e Real Bosco di Capodimonte, Napoli; Biblioteca Reale, Torino; Opera Primaziale Pisana, Pisa; Musée du Louvre, Parigi; Staatliche Museen, Berlino; Museu Nacional Soares dos Reis, Porto; Bibliothèque Sainte-Geneviève, Parigi; Casa Buonarroti, Firenze; Archivio Nazionale di Stato, Roma; Musée du Petit Palais, Parigi…
Le due mostre concepite in modo complementare offriranno ciascuna una selezione di opere e una lettura in chiave scenografica originale. L’esposizione romana che presenta circa 150 opere è articolata in sei sezioni tematiche che associano opere rinascimentali e contemporanee.
La mostra a Roma ha presentato in esclusiva alcuni prestiti eccezionali: lo straordinario palinsesto di disegni tracciati sul retro del Trittico della Madonna di Giovanni Bellini, conservato alle Gallerie dell’Accademia a Venezia, che il pubblico avrà l’occasione di scoprire per la prima volta, così come i disegni di Benozzo Gozzoli, Fra Bartolomeo, Michelangelo, Pontormo, Tiziano, Taddeo Zuccari, ma anche le opere dei Carraci, di Simone Cantarini, Algardi, Bernini provenienti dalle più importanti collezioni italiane; o ancora la testa grottesca di Leonardo da Vinci, data in prestito dai Beaux-Arts di Parigi ; e il taccuino di Delacroix conservato all’Istituto nazionale di storia dell’arte di Parigi (INHA).
Il legame tra le due mostre di Roma e di Parigi è strutturato su un nucleo di opere comuni alle due sedi espositive, che include le porzioni di pareti staccate della bottega di Mino da Fiesole o dell’atelier di Giacometti; il Ritratto del Fanciullo con disegno di Giovanni Francesco Caroto; le fotografie di Brassaï e di Helen Levitt così come le varie opere emblematiche di Cy Twombly, di Asger Jorn, del gruppo Cobra, di Luigi Pericle e di altri maestri della modernità come Giacomo Balla.
INFORMAZIONI SULLA MOSTRA A ROMA: PROGRAMMAZIONE ASSOCIATA
La mostra a Villa Medici è stata accompagnata da una serie di conferenze gratuite. Invitati dalle curatrici, sei ricercatori – storici dell’arte, filosofi, antropologi e conservatori di musei – condivideranno le loro conoscenze della pratica dello scarabocchio nell’ambito del loro settore di ricerca.
CURATRICI
Francesca Alberti è Direttrice del dipartimento di storia dell’arte all’Accademia di Francia a Roma e Professore associato presso l’Université de Tours e il Centre d’Études Supérieures de la Renaissance. Le sue ricerche portano sulla cultura visiva nella prima modernità, la teoria dell’arte nell’universo artistico e letterario del riso e del faceto.
È autrice di La Peinture facétieuse. Du rire sacré de Corrège aux fables burlesques de Tintoret (Parigi, 2016) e co-editrice dei volumi Rire en images à la Renaissance (Turnhout, 2018) e Penser l’étrangeté, L’histoire de l’art de la Renaissance italienne entre bizarrerie, extravagance et singularité (Rennes, 2012). Francesca Alberti è stata borsista dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici (2014-2015), Fulbright visiting scholar a Columbia University (2016), borsista del Centre Allemand d’histoire de l’art a Parigi (2013), nonché membro dei consigli scientifici del Festival d’histoire de l’art di Fontainebleau (2016 e 2021) e dei Rendez-vous de l’Histoire di Blois (2020).
Diane Bodart è Professore associato di storia dell’arte alla Columbia University (David Rosand associate professore of Italian Renaissance Art History). Formatasi all’Università La Sapienza di Roma e all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, ha insegnato all’Università di Poitiers e ha ricevuto borse di ricerca da varie istituzioni tra cui l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, l’Harvard University Center for Renaissance Studies – Villa I Tatti di Fiesole, il Deutsches Forum für Kunstgeschichte di Parigi e il Kunsthistorisches Institut di Firenze. I suoi studi sono rivolti alla teoria e alla pratica delle arti in Italia e nei territori della Spagna imperiale nella prima età moderna. Autrice di Tiziano e Federico II Gonzaga (Roma, 1998) e di Pouvoirs du portrait sous les Habsbourg d’Espagne (Parigi, 2011), ha coeditato François Lemée. Traité des statues (Weimar, 2012); Rire en images à la Renaissance (Turnhout, 2018); Wearing Images (Madrid, 2018); Le grand âge et ses œuvres ultimes (Rennes, 2020).
CURATORE ASSOCIATO
Philippe-Alain Michaud è curatore al Museo nazionale d’arte moderna – Centre Pompidou, responsabile della collezione di film, e insegna storia e teoria del cinema all’Università di Ginevra. È autore di Aby Warburg et l’image en mouvement (Macula, 1998), Le peuple des images (Desclée de Brouwer, 2004), Sur le Film (Macula, 2016), Âmes primitives. Figures de film, de peluche et de papier (Macula, 2019) e ha scritto numerosi articoli sul rapporto tra film e arti visive. Ha curato molte esposizioni, tra cui: Comme le rêve le dessin (Museo del Louvre/Centre Pompidou, 2004), Le mouvement des images (Centre Pompidou, 2006), Nuits électriques (Multimedia Art Museum, Mosca e Centre d’art Laboral, Gijon, 2007), Tapis volants (Villa Medici, Roma e Les Abattoirs, Tolosa, 2010), Images sans fin, Brancusi photographie, film (Centre Pompidou, 2012, con Quentin Bajac e Clément Chéroux), Beat Generation (Centre Pompidou, 2016), L’œil extatique: Sergueï Eisenstein à la croisée des arts (Centre Pompidou-Metz, 2019).
GRIBOUILLAGE / SCARABOCCHIO
Da Leonardo da Vinci a Cy Twombly
→ 3 marzo – 22 maggio 2022, Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
→ 8 febbraio – 30 aprile 2023, Beaux-Arts di Parigi
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