Lettura e incontro | “Respirare”, Marielle Macé

14 Febbraio 2024

Mercoledì 14 febbraio
19:00-20:00
Grand Salon
Gratuito
In italiano

Con: Marielle Macé, Sonia Bergamasco, Fabrizio Scrivano
In collaborazione con Contrasto


Respirare di Marielle Macé è una riflessione sull’irrespirabilità del nostro tempo, sull’asfissia e sulla necessità di trovare un nuovo ritmo esistenziale, basato appunto sull’ascolto del respiro e su tutto ciò che abbiamo bisogno di respirare.

Studiosa di letteratura francese, da tempo Macé compie una ricerca precisa e puntuale sulla vita contemporanea, le sue emergenze, le sue aspirazioni, affrontate con un interesse alla memoria storica e personale. Tra saggio e narrativa, i suoi libri utilizzano la letteratura come alleata nella comprensione e nella critica delle forme di vita, indagando i legami tra la poesia e un’antropologia del quotidiano che affronta cose, ambienti, beni comuni, zone da difendere, piante, animali, ecc.

ORATORI

Marielle Macé

Marielle Macé, nata nel 1973 a Paimboeuf (Francia), è ricercatrice e scrittrice. Direttrice di Ricerca presso il CNRS e Direttrice di Studi presso l’EHESS (Parigi), Macé è anche professoressa invitata a Chicago, New York (NYU), Berkeley ed è stata autrice associata presso il Teatro degli Amandiers di Nanterre. I suoi libri (saggi e poemi) fanno della letteratura un’alleata in un pensiero e una messa in discussione delle forme della vita — vita sociale, comune, vite precarie, paesaggi vulnerabili.

Borsista a Villa Medici nel 2021-2022, Marielle Macé ha portato avanti un progetto di indagine e scrittura intitolato La vie poreuse (“La vita porosa”), uno studio sul Tevere e sulle vite intorno a esso, volto a indagare cosa accade quando si difendono le zone umide, si riaprono i fiumi urbani, si tenta di disimpermeabilizzare i suoli o di disseppellire le memorie, e avvalersi anche nel pensiero e nella scrittura di fenomeni di infiltrazione, collegamento e percolazione. Tra i suoi lavori pubblicati in italiano, La lettura nella vita. Modi di leggere, modi di essere (2016) e Considerare. Migranti, forme di vita (2019).

Fabrizio Scrivano

Fabrizio Scrivano si occupa di cultura letteraria e visuale, di estetica e teoria della critica. Il concetto di mutamento ambientale e le narrazioni sull’animalità sono attualmente al centro del suo interesse critico. Insegna presso l’Università degli studi di Perugia; è nei collegi del Dottorato in «Scienza del libro e della scrittura» e in «Educazione alla lettura» ; è nel comitato scientifico del Centro Nazionale di Ricerche e Studi Autobiografici e della rivista Gentes (Scienze sociali e umane); è redattore di Ágalma (Estetica e Studi culturali).

Per la ricerca nell’ambito letterario predilige questioni di novellistica, comico, fiaba e favola, di scritture del sé (autobiografie e diari); è appassionato della cultura estetica medievale, spesso si è dedicato al Cinque e Seicento; ritiene che la contemporaneità sia un’epoca di verifiche. Tra i libri: Oggi il racconto. Come resistere alla banalità dell’informazione (Meltemi); Diario e narrazione (Quodlibet); Calvino e i corpi (Morlacchi).

Sonia Bergamasco

Sonia Bergamasco è attrice e regista, musicista e poetessa. È diplomata in pianoforte presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. A teatro lavora con Antonio Latella, Thomas Ostermeier, Jan Fabre, Thodoros Terzopoulos, Carmelo Bene, Giorgio Strehler ed è regista e interprete di spettacoli in cui l‘esperienza musicale si intreccia più profondamente con il teatro. Al cinema e in televisione ha lavorato con Liliana Cavani, Bernardo Bertolucci, Giuseppe Bertolucci, Marco Tullio Giordana, Riccardo Milani e Roberta Torre.

Ha pubblicato la raccolta di poesie Il quaderno (La nave di Teseo editore) e il libro Un corpo per tutti. Biografia del mestiere di attrice (Giulio Einaudi editore).


In collaborazione con:

CREDITI IMMAGINI
Immagine di copertina© Marielle Macé
Ritratto Marielle Macé © Marielle Macé
Ritratto Fabrizio Scrivano © Fabrizio Scrivano
Ritratto Sonia Bergamasco © Sonia Bergamasco