Conferenza sull’apicoltura con Yves Élie: L’ape nera, tra natura e cultura
Lunedì 2 maggio 2022 alle ore 18.30 (apertura delle porte alle ore 18:00)
Sala di musica, Villa Medici
Conferenza in francese senza traduzione
Durata: 1 ora
Evento gratuito: prenotazione anticipata obbligatoria
Nel caso si abbia effettuato una prenotazione e non si intenda più partecipare all’evento, si chiede gentilmente di disdire la prenotazione in modo da liberare i posti prenotati e permettere ad altre persone di assistere all’evento.
Non sono previste la registrazione e la diffusione dell’incontro.
L’ape nera è l’ape da miele endemica della Francia, ma anche di altri paesi dell’Europa occidentale e della Scandinavia. Questo animale, ora in pericolo, esiste da oltre 10.000 anni prima di qualsiasi forma di apicoltura. Per secoli ha prosperato sia in natura che in un equilibrio armonioso con l’uomo, nel contesto delle pratiche tradizionali di apicoltura che esistevano sia nelle campagne che nelle città.
Le colonie di queste api nere sono un bio-indicatore sorprendente dell’evoluzione delle società umane. La loro storia riflette l’evoluzione del nostro rapporto con gli esseri viventi, dal tempo in cui il miele e l’idromele erano sacri, alla graduale desacralizzazione del cibo, alla sua produzione industrializzata a partire dal XIX secolo.
C’è una piccola speranza in questa evoluzione distruttiva: qua e là in Francia, stanno nascendo dei movimenti per resistere alla pressione economica esercitata su questa ape, e più in generale sulle popolazioni animali e vegetali. Nel suo libro « La Vallée de l’Abeille Noire », Yves Elie racconta le pratiche locali e la resistenza nelle montagne del sud della Francia.
La sfida è documentare cosa succede quando ci si oppone, con i mezzi a disposizione, a questa alienazione dei vivi a vantaggio di una sempre maggiore tecnologia. Sorprendentemente, questo non genera caos, ma piuttosto una profonda coerenza e un piacere contagioso, la buona salute delle api, la prosperità degli apicoltori… Chiama questa “eco-gastronomia”, un concetto che svilupperà in un prossimo libro, un manifesto per un’ecologia felice ai margini degli standard.
BIOGRAPHIE
Yves Élie è nato a Nîmes. Studiò testi antichi e studi tedeschi, e si interessò particolarmente a Nietschze e Hegel. Ha trascorso otto anni della sua vita ad Amburgo, dove ha lavorato come insegnante e traduttore. Ha girato un documentario sulla corrida nell’arena di Nîmes, che ha vinto un premio a Napoli.
Per vent’anni, è stato sceneggiatore e regista di film, la maggior parte dei quali erano strettamente legati alla biologia. È stato premiato dal Museum d’Histoire Naturelle con il film Toto le Nemato.
Dopo le riprese de “L’Arbre aux Abeilles” nel 2005, ha creato un’associazione e una società sperimentale con lo stesso nome, che oggi partecipano alla conservazione dell’ape nera e alla trasmissione del sapere su questa ape e sulle sue pratiche.