Intégrale des oeuvres pour piano de Claude Debussy
Programma Domenica 15 giugno Conferenza di Denis Herlin Danse bohémienne (1880) Deux arabesques (1888-91) Rêverie (1890) Ballade slave (1890) Valse romantique (1890) Nocturne en ré bémol majeur (1892) Mazurka en fa dièse mineur (1890) Danse (Tarantelle styrienne) (1890) Suite bergamasque (1890) Images inédites (1894) Pour le piano (1894-1901) Lunedì 16 giugno Estampes (1903) D’un cahier d’esquisses (Esquisse) (1903) Masques (1904) L’Isle joyeuse (1904) Morceaux de concours (1904) Images – Livres I et II (1905 et 1907) Hommage à Haydn (1909) Le petit nègre (1909) Children’s Corner (1906-08) Mercoledì 18 giugno La plus que lente (1910) Préludes – Livres I (1909-10) et II (1912-13) Giovedì 19 giugno Berceuse héroïque (1914) Page d’album – pour l’oeuvre du « Vêtement du blessé » (1915) Etudes (1915) Elégie (1915) Les Soirs illuminés par l’ardeur du Charbon (1917) Biografia Alain Planès, pianista Dall’Università dell’Indiana a Pierre Boulez, così si potrebbero velocemente delineare gli inizi della carriera di Alain Planès, diventato ormai uno dei pianisti più ragguardevoli della sua generazione. Studia a Lione, dove esegue il suo primo concerto per orchestra all’età di otto anni, per poi passare al Conservatorio di Parigi e seguire le lezioni di Jacques Février. Si perfeziona negli Stati Uniti e, a Bloomington, lavora con Menahem Pressler del Beaux Arts Trio, Janos Starker, György Sebök, William Primrose. Si avvicina a Janos Starker con cui suona in numerosi concerti sia negli Stati Uniti che in Europa. Pierre Boulez gli propone di diventare pianista solista dell’Ensemble Intercontemporain, sin dalla sua creazione, e con cui rimarrà fino all’inizio degli anni Ottanti. La sua carriera di solista lo porta a suonare nei festival più importanti: Festival d’Art Lyrique di Aix-en-Provence, Montreux, La Roque di Anthéron, la Folle Journée di Nantes, Piano aux Jacobins a Tolosa, ecc. Molto vicino a Rudolf Serkin, è uno dei giovani “senior” del prestigioso Festival di Marlboro. Per i concerti di musica da camera, Alain Planès ha lavorato insieme a Maurice Bourgue, Shlomo Mintz, Michel Portal, i quartetti Prazak e Talich, ecc. Ha suonato con l’Orchestra di Parigi, la National de France, l’orchestra dell’Opera di Parigi e quella della Monnaie di Bruxelles. Ha diretto il Carnet d’un disparu di Janacek con la regia di Claude Régy nel 2001 e La Frontière, opera da camere di Philippe Manoury con la regia di Yoshi Oïda, in occasione della sua creazione nel 2003. Alain Planès ha inciso per Harmonia Mundi un’integrale delle Sonate di Schubert salutata favorevolmente dalla critica internazionale, come le sue recenti registrazioni dedicate ai Preludi di Debussy (con strumenti d’epoca), Chopin, Haydn e alle Sonate di Scarlatti. Denis Herlin, « directeur de recherche » al CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique) Denis Herlin è responsabile del dipartimento ricerche al CNRS all’IRPMF (Institut de Recherche sur le Patrimoine Musical en France). Dottore in musicologia (École pratique des hautes études, IV sezione) e dottore di ricerca all’università François-Rabelais di Tours, Herlin è autore di numerosi cataloghi (Catalogue de la Collection musicale François-Lang, 1993 ; Catalogue du fonds musical de la bibliothèque de Versailles, 1995; Catalogue de la collection musicale Hanson-Dyer, 2006); di una serie di articoli sulla musica barocca francese e sulle opere di Claude Debussy; e di diverse edizioni critiche, tra le quali Pièces de clavecin en concerts di Rameau (1996 insieme a Davitt Moroney) e Nocturnes di Debussy (2002). Caporedattore delle OEuvres complètes de Debussy dal 2002, Denis Herlin ha pubblicato con François Lesure Claude Debussy, Correspondance 1872-1918 (2005) e, con Sylvie Bouissou, il primo volume del Catalogue thématique des oeuvres de Jean-Philippe Rameau consacrato ai libretti (2003) e il secondo volume dedicato, invece, alla musica strumentale e alla musica vocale religiosa e profana (2007).