Eugène Savitzkaya incontra Pippo Delbono

L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici presenta giovedì 16 gennaio alle ore 20.00 il quarto appuntamento del ciclo “ Letteratura, oggi ”, manifestazione letteraria che vede autori italiani, francesi o stranieri riuniti attorno ai temi del personaggio, della Storia e delle micro-storie nella letteratura, in collaborazione con i borsisti in residenza. Su invito di Emmanuelle Pagano , scrittrice attualmente in residenza all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, l’autore Eugène Savitzkaya incontrerà Pippo Delbono , autore, attore e regista di teatro e cinema, per discutere della poeticizzazione della vita quotidiana. Entrata libera nel limite dei posti disponibili. Incontro in francese e in italiano con traduzione consecutiva. Eugène Savitzkaya è nato nel 1955 a Liegi. Dal 1972 ha pubblicato poesie, romanzi e opere teatrali, principalmente per le Editions de Minuit, che hanno ricevuto numerosi premi. Dal 1987 al 1989 è stato borsista all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici. Lavora con la compagnia teatrale Transquinquennal e con altri registi di fama. Espone i suoi disegni, dipinti e opere visive, a cui sono state dedicate due mostre personali alla Galleria Didier Devillez a Bruxelles nel 2005 e nel 2008. Ha realizzato progetti artistici destinati allo spazio pubblico, tra cui la creazione di una frase lunga 200 metri sulla spianata di Place Saint-Léonard a Liegi. Ha scritto per gli artisti Philippe Favier, Eric Poitevin, Claude Lévêque, Nicolas Kozakis e ha presentato delle letture sulla sua “Relax Optimator”. “Nessun genere, nessuna influenza permette di identificare la sua ispirazione, che si rivolge agli aspetti più singolari della realtà sensibile. Sotto lo sguardo di Savitzkaya c’è la vita minuscola e primitiva, quella della natura o dell’uomo, che appare sotto una luce nuova, come se lo scrittore vi cercasse la sorgente di una nuova arte di esistere e di abitare il mondo.” Così il critico Philippe Derivière descrive nel 1999 Eugène Savitzkaya, che da allora ha continuato il suo lavoro paziente e regolarmente pubblica dei preziosi libri. Pippo Delbono , autore, attore e regista, nasce a Varazze nel 1959. Inizia la sua formazione nel teatro di tradizione, per poi dedicarsi allo studio del teatro orientale in Danimarca. Viene invitato in Germania da Pina Bausch a seguire il suo lavoro. Nei primi anni 80 fonda la Compagnia Pippo Delbono, con la quale realizza quasi tutti i suoi spettacoli, da Il tempo degli assassini (1987) a Orchidee (2013). L’incontro con persone provenienti da situazioni sociali di emarginazione determina una svolta nella sua ricerca: nasce così Barboni (1997). I suoi spettacoli sono stati presentati in più di 50 paesi, in teatri e festival. Ha collaborato con musicisti, tra cui Alexander Balanescu, Enzo Avitabile, Laurie Anderson, e ha lavorato alla riscrittura lirica della Cavalleria rusticana al Teatro San Carlo di Napoli. Nel 2014 debutterà a Poznan con il Don Giovanni di Mozart. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Europa 2009 per le nuove realtà teatrali, il Premio Ubu 2011 per il miglior spettacolo. Tra i diversi libri pubblicati, Racconti di giugno (Garzanti), Regards (Actes Sud), Corpi senza menzogna (Barbès). Da diversi anni la sua ricerca si è aperta al linguaggio cinematografico. Tra i film realizzati, Guerra , presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e vincitore del David di Donatello come miglior documentario; Grido (2006), presentato alla Festa del Cinema di Roma; La paura , girato interamente con un telefono cellulare, in selezione ufficiale al Festival del Cinema di Locarno 2009 nell’ambito di una retrospettiva a lui dedicata; Amore carne , presentato in anteprima nella sezione Orizzonti alla 68° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2011, vincitore del Premio della giuria SSR-SRG al Festival di Nyon, uscito nelle sale in Italia e in Francia nel giugno 2013. Come interprete ha partecipato a Io sono l’amore di Luca Guadagnino, Io e te di Bernardo Bertolucci, Goltzius and the Pelican Company di Peter Greenaway, Henri di Yolande Moreau, Un château en Italie di Valeria Bruni-Tedeschi, tra gli altri.

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