3 + 1 Paesaggio del viso: Jérôme Lagarrigue

Jérôme Lagarrigue dipinge in grande. Più grande che in natura. Perché ha deciso, da qualche anno, di affrontare il ritratto come se si trattasse di un paesaggio. Determina così una topografia intima dei volti, come fossero satelliti che, gravitando attorno al pianeta terra, ne restituiscono, implacabilmente, la più fedele immagine. Esegue una sorta di studio geologico, per non dire archeologico, di ognuno dei suoi modelli. Modelli reclutati tra i suoi cari (sua moglie, la sua famiglia, se stesso) o nell’ambiente romano che gli è circostante al quotidiano (gli abitanti di Villa Medici, tra personale e co-borsisti). Di contro, tratta i paesaggi romani come fossero esseri a lui familiari, come dei volti cari. Egli cerca l’umanità che si cela dietro le facciate, alla svolta di un angolo di strada. Un simile processo incrociato lo porta spesso lontano dai sentieri battuti della raffigurazione tout court. Di fatto, egli si arrischia in una vera e propria tabula rasa, rendendoci così partecipi delle sorprese che, di volta in volta, incontra, negli anfratti di un volto o d’un paesaggio. Le attività culturali dell’Accademia di Francia sono realizzate sotto il patrocinio del Ministère de la culture et de la communication e grazie al sostegno di Air France. jeromelagarrigue.com