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Chiunque provi ad attraversare il Mediterraneo in questi giorni, o anche solo a viaggiare a piedi, in bicicletta o a cavallo, si accorgerà che la terra è stata chiusa, sia per la sua disposizione fisica che per la legge.
Questo movimento fa parte di una tendenza secolare. Fin dagli albori della modernità, si è assistito a un graduale divieto del diritto di vagare e di vivere liberamente sulla terra.
Da un punto di vista ecologico ed etico, tuttavia, è fondamentale riscoprire un mondo poroso e attraversabile, sia per gli esseri umani che per gli altri esseri viventi.
La stessa nozione di legge – il nomos greco – che si riferisce a un’area di pascolo, è stata interpretata in tempi moderni come un recinto. Ma è altrettanto legittimo concepirlo come uno spazio comune e condiviso.
Sotto l’egida del dio Hermes, questa collezione gratuita ci porta nei villaggi e nelle campagne medievali, lungo il GR2013 a Marsiglia, fino a Villa Borghese a Roma – facendo eco a un saggio fotografico di Geoffroy Mathieu.