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Villa Medici, in collaborazione con il Festival Nuova Consonanza, propone una giornata dedicata a Erik Satie, uno dei compositori più singolari e influenti del XX secolo. In occasione del centenario della sua morte, l’artista sarà celebrato con una serie di performance, proiezioni e installazioni incentrate sulla sua opera Vexations (1893), brano emblematico del suo repertorio, nonché con riflessioni sul suo impatto duraturo sulla musica e sull’arte.
Per questo evento, i pianisti Carlo Benedetti e Isenarda De Napoli si alterneranno per 12 ore consecutive per suonare ininterrottamente il brano in cui 16 misure vengono ripetute 840 volte. I pianisti suoneranno su un pianoforte Pleyel detto “Debussy” del XX secolo, che fa parte del patrimonio strumentale di Villa Medici, appena restaurato.
I visitatori sono invitati a visitare i diversi spazi di Villa Medici, dove potranno lasciarsi incantare dall’esibizione pianistica, scoprendo al contempo letture e proiezioni che scandiranno la giornata.

Erik Satie (1866-1925), compositore francese, è noto per il suo stile unico e inclassificabile. Satie si distingue per le sue opere sperimentali, in particolare le Gymnopédies (1888) e le Gnossiennes (1890), che segnano l’inizio del suo stile avanguardista. Frequenta circoli artistici e intellettuali, in particolare Jean Cocteau e Pablo Picasso.
Nel corso della sua carriera, Satie mescola umorismo, parodia e misticismo nella sua musica ed è uno dei precursori del minimalismo, con opere basate su ripetizioni e strutture semplici. Compone anche balletti come Parade (1917) e brani per pianoforte, tra cui la Sonatine bureaucratique (1917) e Sports et Divertissements (1914). Muore nel 1925, lasciando un’eredità importante nella musica moderna.
Il suo stile, allo stesso tempo semplice e complesso, influenza profondamente la musica del XX secolo, in particolare le correnti minimaliste, avanguardistiche e surrealiste.

Composta nel 1893, Vexations è una delle opere più enigmatiche e avanguardistiche di Erik Satie, un vero capolavoro di ripetizione ed esplorazione del tempo musicale.
L’opera è composta da un unico motivo, una breve frase musicale che deve essere ripetuta un numero preciso di volte: 840. Questa scelta di ripetizione estrema ricorda le tecniche che caratterizzeranno in seguito la musica minimalista del XX secolo.
Vexations rappresenta una sfida per gli interpreti, che devono ripetere la stessa sequenza musicale per diverse ore, trasformando l’esecuzione in una sorta di meditazione sonora. Satie definisce l’opera una «prova» o una «vexazione», suggerendo un’esperienza di costrizione e disturbo, quasi ascetica, in cui la ripetizione diventa una riflessione sulla percezione del tempo. È un’opera che invita all’ascolto attento e alla messa in discussione delle convenzioni musicali, prefigurando movimenti artistici che vedranno la luce molto tempo dopo la morte di Satie.
Durante tutto il giorno dalle 10 alle 22
Vexations, opera composta da sole 16 battute ripetute 840 volte, sarà interpretata dai pianisti Carlo Benedetti e Isenarda De Napoli, che si alterneranno durante tutta la giornata.
Parallelamente, si terranno letture continue di brani tratti dai Quaderni di un mammifero di Erik Satie, tradotti in italiano da Ornella Volta e pubblicati nel 1980 dalle edizioni Adelphi. Questi scritti offrono uno sguardo personale e poetico sul pensiero di Satie, lontano dalle convenzioni musicali del suo tempo.
Durante tutto il giorno dalle 10 alle 22
Parallelamente alla performance, Villa Medici invita a esplorare l’universo poetico di Erik Satie attraverso un’installazione immersiva, la Chambre d’échos, nel Salon des Pensionnaires. Questo progetto, realizzato in collaborazione con la Bibliothèque publique d’information del Centre Pompidou, propone dialoghi immaginari con il compositore, una selezione di brani e composizioni influenzati dall’opera di Satie, che saranno messi in dialogo con artisti contemporanei. I visitatori potranno così scoprire l’influenza duratura di Satie sulla musica del XXI secolo.
Durante tutto il giorno dalle 10 alle 22
Nel Salon de Musique, alcune proiezioni consentiranno di prolungare l’esperienza sonora con una dimensione visiva. Tra i film proposti, Entr’acte (1924) di René Clair, opera del cinema dadaista, e Satan Satie (2016) di Juruna Mallon e Luca Parente, un ritratto intimo e contemporaneo del compositore.
Satan Satie (2016) esplora i vuoti e i silenzi che caratterizzano la musica di Satie, attraverso associazioni mentali e giustapposizioni tra paesaggi urbani ed esplorazione formale della musica. Un omaggio cinematografico a Erik Satie.
Presentazione del libro postumo di Ornella Volta, Erik Satie en notes et en mots (Presses du Réel, 2025). Questa conferenza sarà l’occasione per scoprire l’ultima opera dedicata al compositore, una biografia completa di 625 pagine.
Con la partecipazione di:
Sisters with Transistors di Lisa Rovner (86’) (2020) – Proiezione con la presenza della regista Lisa Rovner, seguita da una conversazione con Vittoria Bonifati, direttrice di Villa Lontana.
Questo documentario mette in luce le pioniere della musica elettronica, come Clara Rockmore, Delia Derbyshire, Éliane Radigue e Suzanne Ciani, ed esplora come hanno ridefinito la musica del XX secolo liberandosi dagli strumenti tradizionali. Il loro lavoro riecheggia quello di Satie, precursore della musica moderna e del minimalismo.
Per questa proiezione è necessaria la prenotazione (gratuita).
Giovedì 11 dicembre
Dalle 10:00 alle 22:00
Francese e italiano
Gratuito
Accesso libero tutto il giorno su presentazione della prenotazione

11.12.2025