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29.05.2025
Jean-Michel Bouhours ed Emmanuel Lefrant presentano alla Villa Medici il libro Quand l’œil tremble (Jean-Michel Bouhours, Light Cone Edition, 2024), un’esplorazione del cinema di Paolo Gioli. Questa presentazione è arricchita da una proiezione di film in 16 mm del maestro italiano.
Pittore autodidatta nato a Rovigo (Veneto), Paolo Gioli (1942-2022) si dedica alla fotografia e al cinema sperimentale alla fine degli anni ’60, dopo un soggiorno negli Stati Uniti. A Roma conobbe i membri della breve Cooperativa del Cinema indipendente (Gianfranco Baruchello, Tonino de Bernardi, Massimo Bacigalupo, ecc.) e rimase vicino a registi come Alfredo Leonardi e Pier Farri.
Paolo Gioli si distingue per il suo ingegno e la sua immaginazione senza pari, che gli hanno permesso di realizzare film complessi in totale autonomia. Molti dei suoi film mettono in discussione il contenuto latente dei mass media: Paolo Gioli commenta, analizza e interpreta queste immagini, ricontestualizzandole all’interno del proprio universo mentale e visivo.
Inoltre, le sue invenzioni (come la cinepresa a foro stenopeico e il filmfinish) minano la doxa e talvolta la storicità del cinema.
Paolo Gioli rivisita il lavoro di precursori come Étienne-Jules Marey, Henry-Fox Talbot, Nicéphore Niépce e Eadweard Muybridge, tutti alla ricerca di una purezza originale, e dà ai suoi esperimenti, ispirati all’osservazione della Natura, una dimensione epistemologica: “Spogliarsi di tutto, ridurre sempre di più per raggiungere un alto livello con poco, produrre, esprimere con niente, con le mani in tasca”.
In una delle sue ultime ricerche, ispirata dagli studi sulla rappresentazione dei colori di Edwin Land, inventore della Polaroid, contribuisce con ulteriori riflessioni alle osservazioni di Goethe sulla psico-percezione dei colori (La teoria dei colori). Su questo esperimento verrà proiettato un estratto video di Paolo Gioli.
Programma:
Del tuffarsi e dell’annegarsi. 1971. 11’.
Traumatografo. 1973. 25’.
Piccolo Film Decomposto 1986. 15’22.
Filmfinish. 1986-89. 13’.
Natura obscura. 2003-2013. 8’10.
Cineasta sperimentale, storico dell’arte e curatore di mostre, Jean-Michel Bouhours ha ricoperto diverse posizioni in istituzioni pubbliche: curatore capo responsabile del Dipartimento Cinema presso il Musée national d’art moderne (MNAM), Centre Pompidou, Parigi (1992-2003) e poi del Dipartimento di Arte Moderna (2018-2021); direttore del Nouveau Musée national de Monaco (2003-2008).
Nel campo del cinema sperimentale, è autore dei libri : L’età dell’oro. Cahiers du MNAM (1993, ed Centre Pompidou) ; L’Art du mouvement (ed Centre Pompidou, 1996) ; Man Ray directeur du mauvais movies (con Patrick de Haas, 1997, ed Centre Pompidou) ; Monter Sampler (con yann beauvais, ed Centre Pompidou 2001) Quel cinéma (Presses du réel, 2010), Michel Nedjar. Tutto è una bambola (Ed Buchet Chastel 2022). José Antonio Sistiaga: De Rerum Natura (San Sebastian, Spagna, ed Kutxa Fundaxioa, 2022)
Cineasta sperimentale e programmatore cinematografico, Emmanuel Lefrant è il direttore di Light Cone dal 2007. Nel 2015 ha rilanciato le attività editoriali della cooperativa creando Light Cone Editions, che ad oggi ha pubblicato 10 libri (Rose Lowder, Robert Breer, Germaine Dulac, ecc.), tutti incentrati sui registi sperimentali della collezione.
Informazioni pratiche
Giovedì 29 maggio alle 18.30
Sala Cinema Michel Piccoli di Villa Medici
Francese e italiano
Gratuito