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Notte delle Cabanes - Abitare Domani

03.07.2025

Un grande evento estivo nei giardini di Villa Medici, la Nuit des Cabanes - Abitare Domani è un evento artistico e festoso che esplora la dimensione poetica e conviviale delle capanne come luogo di ospitalità al crocevia delle discipline.

Nell’ambito del Festival des Cabanes, Villa Medici organizza la Nuit des Cabanes – Abitare Domani.


Il programma nei giardini di Villa Medici comprende visite guidate botaniche, laboratori di degustazione e raccolta, performance, letture e concerti con artisti in residenza a Villa Medici e ospiti tra cui il filosofo Emanuele Coccia, lo scrittore Alain Damasio, il ballerino e coreografa Smaïl Kanouté, l’artista di moda Maroussia Rebecq, l’artista-interprete Clara Ysé, la ballerina e coreografa Katerina Andreou e la DJ Crystallmess.

L’evento Nuit des Cabanes – Habiter Demain è accessibile con il Pass.
Alcuni eventi del programma richiedono la prenotazione anticipata senza costi aggiuntivi.

 

 

 

Il programma

Spettacoli (teatro, danza, musica)

Spettacolo teatrale di Planetaria

Prenotazione obbligatoria

17:00 (30 min)
Complessità Future/Future complexities
Quadrato fiorito

Presentato da CLIMA.

Siamo in 2085. Tre discorsi di una madre, un padre e una figlia si intrecciano per raccontare la storia di come l’umanità ha affrontato e risolto in modo controverso la crisi climatica nei successivi cinquant’anni. Nel 2025, la madre fonda l’ARC, l’Autorità per il Clima di Roma, protagonista delle politiche ambientali che hanno salvato il pianeta dopo lo shock di un improvviso e letale riscaldamento del Mediterraneo. Suo figlio ne è ora il presidente e sta celebrando il cinquantesimo anniversario dell’istituzione in stile trionfale. Ma le politiche dell’ARC, nonostante i loro innegabili successi, hanno scontentato una parte della società a cui la figlia ha dato voce, la forza trainante del CLC, il Climate Liberties Committee. Il clima è una sfida complessa e l’importante è discuterne.

CLIMA è un forum dedicato al rinnovamento delle narrazioni sul cambiamento climatico. La sua prima edizione sarà ospitato il 2 luglio 2025 presso Villa Médicis, con il supporto di Open Society Foundations e della Fondazione Laudes.

Coro diretto da Riccardo Martinini

Senza prenotazione, fino a esaurimento posti disponibili

17:00 e 18:00 (30 min)
Deambulazione intorno alle capanne Campo e Pan-orama

Conversazione con Emanuele Coccia e gli architetti MBL

Senza prenotazione, fino a esaurimento posti disponibili

17:30 (30 min)
Emanuele Coccia (filosofo), Sébastien Martinez-Barat, Benjamin Lafore (architetti MBL)
Capanna MBL-7L

Conversazione tra MBL Architectes e il filosofo Emanuele Coccia: Emanuele Coccia continua la sua riflessione su un’architettura mobile e responsabile, ma pensata per durare. Dopo gli scambi con il collettivo Orizzontale (2023) e Manuel Bouzas (2024), quest’anno dialoga con gli architetti MBL, nell’ambito del progetto 7L e Villa Medici.
Programmato in collaborazione con la Librairie 7L.

Lettura performativa di Emma Bigé e Clovis Maillet

Senza prenotazione, fino a esaurimento posti disponibili

18:00 (30 min)
Tagliare le estinzioni
Quadrato fiorito

Di fronte al crollo massiccio delle specie e alle molteplici perdite, come possiamo vivere un lutto collettivo? Ispirata da pratiche queer e trans* come i TDoR, questa conversazione-snooze-ritual con il borsista Clovis Maillet ed Emma Bigé ci invita a “piangere”, cioè a onorare chi ha perso e a trovare modi per sopravvivere insieme in mezzo alla perdita.
Programmato in collaborazione con Les liens qui libèrent.

Performance di Maroussia Rebecq

Senza prenotazione, fino a esaurimento posti disponibili

18:00 (30 min)
Sfilata di moda riciclata
Quadrato degli agrumi

Abitare il suo corpo: 8 comme l’infini combina moda e performance. Pose scultoree, sciarpe appese, un fotografo cattura questo rituale in loop, creando un archivio vivente e poetico.

In collaborazione con gli studenti della RUFA – Rome University of Fine Arts dei 3 corsi Fotografia e audiovisivo, Fashion design sostenibile e Fine arts – performance art.

Danza Katerina Andreou

SOLD OUT

18:30, 19:45 (25 min)
BSTRD
Capanna MBL-7L

Katerina Andreou presenta BSTRD, una performance solista nata nel 2018, in cui danza e musica house si mescolano. Su un palcoscenico, dà vita a una coreografia scandita da gesti inaspettati, mettendo in discussione l “origine stessa del movimento. Un” esperienza unica che unisce spontaneità e struttura.
Programmato in collaborazione con Librairie 7L.

Coro diretto da Riccardo Martinini

Senza prenotazione, fino a esaurimento posti disponibili

18:30, 19:30 e 20:15
Loggia Balthus

Performance musicale di Pierre-Yves Macé e Silvia Tarozzi

SOLD OUT

18:30 (30 min)
Frayages
Cisterna

Frayages è un brano musicale per violino ed elettronica, creato dal borsista Pierre-Yves Macé e Silvia Tarozzi. Ispirato al concetto neurologico di “frayage” (la ripetizione di un passaggio tra i neuroni), il violinista si muove fisicamente intorno agli altoparlanti, mescolando gesti strumentali e suoni elettronici.

Performance sonora di Vittoria Assembri

Senza prenotazione, fino a esaurimento posti disponibili

19:00 (30 min)
Tre pietre, due registratori, un albero di limoni
Capanna ARUNDO

Una capanna sonora realizzata con archivi personali riciclati, che unisce memoria, ecologia e poesia per creare uno spazio di ascolto attivo e di trasformazione.

 

Lettura performativa di Alain Damasio

Prenotazione obbligatoria

19:00 (45 min)
Vita furtiva
Quadrato della sirena

Una performance che combina testi di Alain Damasio e riflessioni filosofiche, esplorando come gli animali abitano furtivamente i nostri spazi, tra visibilità e invisibilità, mettendo in discussione le nostre nozioni di habitat e di convivenza con la natura.

Danza Anna Chirescu

Senza prenotazione, fino a esaurimento posti disponibili

20:15 (30 min)
monte verdura / in fieri
Quadrato fiorito

Il progetto monte verdura / in fieri di Anna Chirescu, in collaborazione con il Musée du Locle, dà corpo e voce alle utopie delle donne pioniere del Monte Verità, esplorando la loro eredità e il nostro rapporto con la natura. Una creazione impegnata e corale.

monte verdura / in fieri segna l’inizio di una residenza di un mese a Villa Medici, in collaborazione con la Ménagerie de verre. Questa tappa segnerà l’inizio di una ricerca più ampia di un pezzo corale, all’incrocio tra performance, storia e utopia.

Costumi: Anna Carraud
Con il supporto del Flux-Laboratory e del MBAL
Sede dello studio: la Ménagerie de verre de Paris, le CND Pantin.
Produzione Lava

Concerto di Clarissa Connelly

Prenotazione obbligatoria

20:45 (30 min)
Quadrato della sirena

Composizioni eteree di Clarissa Connelly, in concerto come trio, che intreccia paesaggi mitici e cultura nordica in armonie incantate.
Presentato da Threes Production (Milano).
Programmato in collaborazione con SHAPE+, Creative Europe e Pro Helvetia.

Cori diretti da Riccardo Martinini, gran finale

Senza prenotazione

21:15 (15 min)
Piazzale

Concerto di Clara Ysé

Senza prenotazione

21:30 (30 min)
Piazzale

Clara Ysé si esibirà in una serie di canzoni del suo repertorio, accompagnata dal suo pianista Camille El Bacha e il violinista Sylvain Rabourdin.

Performance di Smaïl Kanouté

Senza prenotazione

22:15 (40 min)
Indiani Neri
Piazzale

Smaïl Kanouté propone uno spettacolo di musica e danza. Accompagnato da Senny Camara (kora), Dramande Dembélé (flauto Peul) e Sylvain Rabourdin (violino), ci invita in un viaggio che celebra la memoria, la resilienza e la ricchezza delle radici condivise tra New Orleans, l’Africa occidentale e Parigi.

Produzione: Compagnie Vivons
Coproduzione: la Maison des Mondes Africains (ManSa), les Ateliers Médicis, le festival Viva Villa, la Villa Albertine, le Hangar Y de Meudon, Bozar de Bruxelles.
Performance creata in collaborazione con Julien Colardelle di Souffle Collectif.

DJ set di Crystallmess

Prenotazione obbligatoria

23:15 (1h)
Piazzale

Un DJ set di grande impatto che combina afro-futurismo, ritmi frammentati da club ed emozioni crude per un’esperienza ipnotica sulla pista da ballo sotto il cielo di Roma.
Presentato da Threes Productions (Milano).
Programmato in collaborazione con SHAPE+, Creative Europe e Pro Helvetia.

Visite guidate

Visite guidate botaniche

Prenotazione obbligatoria

Appuntamento nella hall d’ingresso di Villa Medici

Per gli appassionati di giardini, i tour tematici “Lungo le stagioni” permettono di scoprire l’eccezionale flora di Villa Medici. I visitatori avranno accesso ad aree solitamente chiuse al pubblico, come il Bosco, l’area più selvaggia del giardino. L’itinerario si concentra sul contesto storico di questi giardini, che hanno conservato in gran parte il loro assetto cinquecentesco, e sul loro ruolo attuale all’interno di Villa Medici. Rappresentano un patrimonio vivente di inestimabile valore, un luogo di sperimentazione e condivisione. Da oltre 10 anni, i giardini sono al centro di una politica innovativa di gestione eco-responsabile.

  • 14:00-15:00: ITA
  • 15:00-16:00 : IT
  • 15:30-16:30: ITA
  • 16:00-17:00: ENG
  • 16:30-17:30: FR
  • 17:00-18:00: ITA
  • 18:00-19:00: FR

 

Visite guidate performative

Appuntamento nella hall d’ingresso di Villa Medici

Ascoltare i giardini di Villa Medici

Storia dell “acquedotto dell” Acqua Vergine di Villa Medici

Percorso sugli agrumi di Villa Medici

 

  • 16:30-17:30: Alessandro Gallicchio, direttore del dipartimento di storia dell’arte di Villa Medici (FR/IT)
    SOLD OUT

Visita ai sotterranei di Villa Medici

 

  • 17:00-18:00: Gerardo Fernandez Medina, agronomo e consulente vegetale di Villa Medici e Françoise Laurent, architetta e responsabile dei giardini di Villa Medici (FR/IT)
    SOLD OUT

Visita del quadrato dei profumi di Villa Medici

Laboratori

Il Laboratorio del Vento

Prenotazione obbligatoria
Ore 14:00, 16:00 (2 ore)
Alex Cecchetti
Cabane La Coque, a cura di Huttopia

Il Laboratorio del Vento è un atelier nomade di tintura vegetale. A ogni tappa, piante, gesti e racconti si intrecciano per creare tessuti viventi, impronte di un luogo e di un momento condiviso. Il progetto intreccia una pratica collettiva, ecologica e poetica, in cui ogni colore racconta un incontro.
Lo spazio sarà accessibile dalle ore 10:00 per l’allestimento dell’atelier.

Costruisci la tua casa sull’albero, laboratorio di costruzione KAPLA in famiglia

Senza prenotazione, fino a esaurimento posti disponibili

17:00-21:00
Piazza dei bambini

Ex voto per un giardino

SOLD OUT

17:30-20:30
Valeria Carrieri e Alice Labor
Bosco

Un laboratorio collettivo di ricamo, incisione e lettura condivisa per riflettere collettivamente su pratiche ancestrali di gratitudine, condividere gesti di guarigione e tessere legami tra corpi e storie umane e vegetali. Scambiando saperi e saggezza manuale, pratiche e immaginari, il giardino diventa spazio di speculazione per ripensare le relazioni che ci costituiscono.
Evento parte del progetto di ricerca ‘Ecologie rituali / Ritual Ecologies’ di Alice Labor sostenuto dall’Italian Council (2024).

Raccolta e degustazione

SOLD OUT

17:30-18:15 / 18:15-19:00 / 19:00-19:45 (45 minuti)
Zafferano Monticiano e Ruma
Quadrato del pozzo

Degustazione di mozzarella di bufala prodotta da Ruma Bottega & Cucina Agricola, gelati infusi Ruma x Zafferano Monticiano e altri prodotti Zafferano Monticiano.

Installazioni

Installazione

Senza prenotazione

18:00-00:30
Alex Cecchetti, La Casa del Vento
Cabane La Coque 

 

Senza prenotazione

18:30-00:30
Maroussia Rebecq x Andrea Crews, Installazione di sciarpe riciclate
Quadrato degli agrumi

 

Illuminazioni

Senza prenotazione

21:00-00:30
Martin Flugelman
Giardini, Piazzale, Capanne

 

Proiezioni a cura di Alice Labor

Senza prenotazione

21:00 – 00:30
Riabitare la terra, il vento, il mare
Cabane Pan-orama, a cura di Associates Architecture

Una selezione di film riflette sul giardino come spazio per ri-apprendere forme di coabitazione. Il giardino diviene un terreno per sperimentare linguaggi, corpi e identità e per riflettere sui sistemi politici e culturali di estrazione di risorse e conoscenze. Questo spazio si trasforma in un luogo simbolico in cui ridefinire la comprensione umana del mondo attraverso pratiche collettive. Il suo addomesticamento è messo in discussione mediante visioni silenziose di paesaggi.

  • Barbara Hammer, Cleansed II, 1969, 7’43
  • Alice Visentin, What is the most beautiful thing in the world for you, right now?, 6′, 2025
  • Cecilia Vicuna, Sol y dar y dad, una palabra bailanda, 1980, 7’25’’
  • Noor Abed, Penelope, 2014, 6’28’
  • Joan Jonas, Wind, 1968, 5’37’’

Complessità Future/Future complexities" performance teatrale di Planetaria

Clara Ysé

Spettacolo “Indiani neri” di Smaïl Kanouté

Clarissa Connelly

Laboratorio per famiglie "Costruisci la tua capanna sull'albero"

Emanuele Coccia

“Monte Verdura / in fieri” di Anna Chirescu

Katerina Andreou

Crystallmess

“Ex voto per un giardino” di Valeria Carrieri e Alice Labor

Spettacolo musicale “Frayages” di Pierre-Yves Macé e Silvia Tarozzi

 

Gli intervenienti

Katerina Andreou

Nata ad Atene nel 1983, Katerina Andreou vive e lavora in Francia. Laureata in Giurisprudenza presso l’Università di Atene e diplomata alla Scuola Nazionale di Danza di Atene, ha seguito il programma ESSAIS del Centre national de danse contemporaine di Angers ed è titolare di un Master di ricerca coreografica (Paris 8). Come interprete, ha collaborato tra gli altri con DD Dorvillier, Anne Lise Le Gac, Lenio Kaklea, Bryan Campbell, Dinis Machado, Emmanuelle Huynh e Ana Rita Teodoro. Nel suo lavoro sviluppa una pratica fisica specifica per ogni progetto e ricerca stati di presenza che derivano da una costante negoziazione tra compiti, finzioni o universi contrastanti, se non contraddittori, mettendo spesso in discussione le nozioni di autorità e censura. Crea lei stessa l’ambiente sonoro delle sue opere, che diventa il suo principale strumento drammaturgico. È artista associata al Centre chorégraphique national di Caen, in Normandia, per il triennio 2022-2025, e al Master EXERCE del Centre chorégraphique national di Montpellier.

Vittoria Assembri

Vittoria Assembri è un’artista sonora sperimentale e ricercatrice indipendente nel campo delle arti sonore e dell’architettura pubblica. La sua ricerca si sviluppa a partire dalle pratiche di deep listening, field recording e arte radiofonica, concentrandosi sui processi socio-culturali, sulla sfera pubblica e sulle questioni ambientali, con cui riscrive un paesaggio affettivo e politico di resistenza. Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma e Teoria e tecnica della produzione e performance di musica elettronica ed elettroacustica presso lo studio di fonologia Ipostasi di Milano. È curatrice del programma radiofonico “Walk so silently that the bottoms of your feet become ears” su Fango Radio-IT e di Wunderscorpion su Station Radio-FR. Ha performato e presentato installazioni sonore in Europa, Giappone, Indonesia, Taiwan e Argentina, presso istituzioni, festival e spazi espositivi come l’Aomori Contemporary Art Center (Giappone), il Taiwan C-LAB (Taiwan), il Permian (Giappone), l’OTOOTO (Giappone), la Fondazione Bofill (Spagna), il cheLA-Experimental Center of Latino America (Argentina), l’APNÉE (Francia), il JNB fest (Indonesia), il C3 (Italia), tra gli altri. Vive e lavora tra l’Italia e il Giappone.

Emma Bigé e Clovis Maillet

Emma Bigé studia, scrive e traduce tra i campi delle arti, degli studi queer e delle inumanità ambientali. Agrégée, dottoressa e docente di filosofia nelle scuole d’arte, è autrice, tra l’altro, di Mouvementements. Écopolitiques de la danse (La Découverte, 2023) e di Écotransféminismes (con Clovis Maillet, LLL, 2025).

Clovis Maillet è uno storico medievalista e artista. Dottore dell’EHESS ed ex borsista presso Villa Medici, ha pubblicato, tra gli altri, Les Genres fluides. De Jeanne d’Arc aux saint·es trans (Arkhè, 2020) e Écotransféminismes (con Emma Bigé, LLL, 2025).

Valeria Carrieri e Alice Labor

Valeria Carrieri è un’artista e ricercatrice multidisciplinare. Laureata in Pittura alla HEAR di Strasburgo, ha conseguito il Dottorato in Filologia e Critica presso le Università di Siena e Losanna. Attraverso la sua ricerca si interessa al potenziale di liberazione che risiede in storie, narrazioni e archetipi considerati come depositi di immaginario e conoscenza collettivi. È interessata agli spazi vuoti lasciati nei miti antichi del folklore e della letteratura mediterranea, in particolare a quelli che narrano della metamorfosi vegetale e della personificazione degli elementi naturali. Collabora con artiste e collettivi e ha partecipato a numerose mostre e residenze, tra cui il Simposio di Pittura a cura di L. Presicce e VIR-Viafarini a Milano. Nel 2024 è stata invitata per la IUNO COMMISSION #9. Nel 2025 ha inaugurato due mostre personali con ampi interventi site-specific presso la Galleria Studiolo, Milano e a Casa Vuota, Roma.

Alice Labor è curatrice e ricercatrice. Negli ultimi anni ha collaborato e curato progetti per GAMeC, Bergamo; Biennale Gherdëina, Ortisei; MACTE, Termoli; MUSE, Trento; Pirelli HangarBicocca, Milano; Centro Pecci, Prato; Castello di Rivoli, Torino. Tra il 2022 e 2023 ha curato l’Archivio Chiara Fumai. Dopo gli studi presso le università di Roma, Oxford e Aix-en-Provence, ha ottenuto il dottorato di ricerca presso la Scuola IMT Alti Studi Lucca ed è stata co-fondatrice del collettivo curatoriale CampoBase. Ha approfondito le sue ricerche presso il Van Abbemuseum, Eindhoven; BAK, Utrecht; MAXXI, Roma; Museo Madre, Napoli; Centro di Ricerca Castello di Rivoli, Torino. È autrice di saggi e articoli pubblicati su cataloghi di mostre, libri d’artista e riviste accademiche e di settore, come ATP Diary, e-flux, Kabul Magazine e Made in Mind. Il suo progetto Ecologie rituali / Ritual Ecologies è vincitore della borsa di ricerca Italian Council 13 (2024).

Alex Cecchetti

Alex Cecchetti è un artista, poeta, giardiniere, apneista e coreografo franco-italiano. La sua pratica multidisciplinare fonde spiritualità, ecologia, poesia e ricerca estetica in ambienti partecipativi, dove il pubblico è spesso coinvolto in esperienze trasformative e multispecie. Le sue opere si sviluppano oltre i confini del museo, attivando ecosistemi reali come luoghi di immaginazione e relazione.
Il filosofo Emanuele Coccia ha definito il suo lavoro come una “rivoluzione estetica ed ecologica”, in cui ogni specie è riconosciuta come artista e ogni ambiente come una Kunsthalle vivente. Cecchetti crea dispositivi poetici in cui i visitatori sono invitati a danzare come dervisci, dormire al suono di cori umani che imitano le balene o camminare lungo sentieri che sono anche poesie.
Il suo lavoro si nutre di collaborazioni transpecie, come le tinture naturali realizzate insieme alle piante, le passeggiate immersive in giardini, montagne e campagne, o il Love Bar, dove cocktail vegetali e storie d’amore si intrecciano in un’esperienza estetica e relazionale.
Nel 2025 è presente con nuovi progetti espositivi al Frac Franche-Comté, a Lille 3000 – Gare Saint Sauveur, alla mostra collettiva Demain l’Océan ? presso la Salle du Quai Antoine Ier a Monaco, e in residenza artistica presso la Nicoletta Fiorucci Foundation a Stromboli.
Nel 2024 ha realizzato la mostra personale Le Concile des Abysses al Centre Pompidou di Parigi, nell’ambito del festival Extra!, e ha partecipato a progetti espositivi presso Ocean Space (Venezia), Villa Medici (Roma), Frac Franche-Comté, Gare Saint Sauveur (Lille), e ha svolto una residenza artistica presso La Société des Apis a Grasse.
Nel 2023 ha presentato la mostra personale Je suis un monstre marin al Musée d’art contemporain de la Haute-Vienne – Château de Rochechouart, un’immersione poetica tra metamorfosi e ibridazione.
Nel 2022 ha ricevuto il premio Italian Council del Ministero della Cultura italiano con l’opera SENTIERO, presentata alla Biennale Gherdeina 8, al Taxispalais (Innsbruck), a IASPIS (Stoccolma), a Somalgors74 (Svizzera) e al MAXXI L’Aquila.
Tra le sue mostre precedenti: MAXXI Roma, Palais de Tokyo (Parigi), Serpentine Galleries (Londra), Castello di Rivoli, Spike Island (Bristol), SEMA – Seoul Museum of Art, Netwerk Aalst, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, South London Gallery, Frac PACA (Marsiglia), CCA Warsaw, Serralves (Porto), CAC Vilnius.
Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche tra cui: Museo MAXXI (Roma), CNAP – Centre national des arts plastiques (Francia), Frac Franche-Comté, Frac Nouvelle-Aquitaine (Rochechouart), Frac Méca (Bordeaux), GAMeC (Bergamo).

Anna Chirescu

Anna Chirescu è ballerina e coreografa, diplomata nel 2005 al Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse de Paris. Ha collaborato con numerosi coreografi e interpretato, tra gli altri, il repertorio di Merce Cunningham. Nel 2017 co-fonda la compagnia Lava con l’artista visivo Grégoire Schaller, sviluppando progetti al crocevia tra danza e arti visive. Nel 2022 crea VACA, seguito dal suo primo assolo, KATA, nel 2025. Il suo lavoro esplora le connessioni tra corpo, memoria e politica attraverso un approccio multidisciplinare che integra danza, voce, narrazione e dispositivi plastici. Considerando il corpo come un archivio vivente attraversato dalla storia e dai racconti individuali o collettivi, interroga l’oggettivazione dei corpi, le tensioni tra intimo e collettivo, così come le mitologie personali.

Festa dei cori a cura di Riccardo Martinini

Festa dei Cori a cura di Riccardo Martinini

CorAle Femminile Aureliano diretta da Piera Lanciani
Coro Giovanile Artipelago diretto da Anna Tigli

Senza prenotazione, fino a esaurimento posti disponibili
17 e 18
Deambulazione intorno alle capanne Campo e Pan-orama

 

 

Festa dei Cori a cura di Riccardo Martinini

Jubilus Ensemble diretto da Roberto Manuel Zangari
Roma Vocal Ensemble diretto da Federico Incitti
Fuori da Coro – Vocal group diretto da Maria Teresa Viglione

Senza prenotazione, fino a esaurimento posti disponibili
18:30, 19:30 e 20:15
Loggia Balthus

 

Festa dei Cori diretti da Riccardo Martinini, gran finale dedicato al Coro giovanile Amwaj in Palestina

Coro Giovanile Artipelago
CorAle Femminile Aureliano
Jubilus Ensemble
Roma Vocal Ensemble
Fuori da Coro – Vocal group

Senza prenotazione
21:15 (15 min)

CLIMA e Filippo Gentili

CLIMA è una nuova istituzione dedicata a sfidare e rinnovare le narrazioni sul clima e sulla sostenibilità – attraverso politica, affari, cultura e media.

 

Sceneggiatore di cinema (I vicerè di Roberto Faenza, Hotel Meina di Carlo Lizzani) e di fiction (tra le altre Capri, Distretto di polizia, Suor Bakhita), Filippo Gentili ha girato come regista il film Sono viva. Ha curato programmi televisivi (Parole che restano con Stefano Accorsi) e spettacoli teatrali (Winston Churchill con Giuseppe Battiston). Tra il 2021 e il 2024 è stato drammaturgo de “La Pergola” di Firenze. Attualmente lavora come editor e sceneggiatore per la Stand by me, dove ha curato le serie Il nostro generale e Marconi per Rai 1. Nel 2024 ha ideato insieme a Stefano Accorsi Planetaria, un progetto cross mediale prodotto da Superhumans, per parlare di cambiamento climatico e sostenibilità unendo arte e scienza.

Emanuele Coccia

Emanuele Coccia è filosofo e maître de conférences all’EHESS. È stato visiting professor presso le università di Tokyo, Buenos Aires e Düsseldorf, e successivamente a Columbia e Harvard. È autore di La Vie sensible, La Vie des plantes, Métamorphoses, Philosophie de la maison e La Vie des formes. Philosophie du réenchantement. Ha partecipato alla realizzazione di video d’animazione come Quercus (2020, con Formafantasma), Heaven in Matter (2021, con Faye Formisano) e The Portal of Mysteries (2022, con Dotdotdot). Nel 2019 ha contribuito alla mostra Nous les Arbres, presentata alla Fondation Cartier pour l’art contemporain di Parigi. Ha curato il catalogo della XXIII Triennale di Architettura e Design di Milano, Unknown Unknowns: An Introduction to Mysteries.

Clarissa Connelly

Nata a Fife, in Scozia, Clarissa si è trasferita da bambina a Copenaghen, in Danimarca, il cui paesaggio culturale continua a nutrire la sua creatività. Nel corso degli anni ha esplorato i luoghi sacri, la mitologia e la musica della cultura nordica, trovando allo stesso tempo un’inesauribile fonte d’ispirazione nella tradizione celtica. Pur essendo attiva nella fiorente scena musicale locale, il suo universo sonoro ha conquistato un pubblico internazionale. Si è fatta conoscere oltre i confini con Tech Duinn (2018), un EP incantato che prende il nome da un passaggio spirituale della mitologia celtica. Per il suo album più recente, The Voyager (2021), Clarissa ha attraversato fisicamente i paesaggi scandinavi, traendo le sue melodie da antichi siti precristiani. Ha anche sviluppato un’applicazione (Vandringen) che permette ad altri di unirsi a lei virtualmente e di rispondere musicalmente a quei luoghi. L’album ha ricevuto un riconoscimento a livello mondiale ed è stato premiato con il prestigioso Nordic Music Prize.

Più intimo e più cosmico rispetto alle sue opere precedenti, World of Work (il suo primo album per l’etichetta Warp) si ispira alla letteratura visionaria, ai sogni e alle passeggiate meditative. Se The Voyager esplorava la storia sacra dei paesaggi nordici, World of Work si concentra sul paesaggio metafisico dell’anima. L’ascoltatore è invitato a un viaggio interiore, a tratti ovattato, a tratti estatico.

Crystallmess

Navigando tra moda, arte contemporanea e musica, Crystallmess – alias Christelle Oyiri – è un’artista poliedrica e di grande talento, una figura imprescindibile della scena attuale. Produttrice e DJ franco-ivoriana e guadalupense, infonde una dimensione riflessiva e introspettiva al suono club. Debutta nel 2018 con l’EP Mere Noises, in cui mescola campionamenti scelti con cura, melodie delicate e ritmi incisivi. Il titolo della prima traccia riassume bene la tensione vibrante tra energia e interiorità che attraversa la sua musica: “Just because it’s a funeral doesn’t mean we can’t rave”.

Da questo primo progetto, accolto con entusiasmo dalla critica, ha pubblicato uno split EP sull’etichetta PAN con Toxe ed è diventata residente su NTS con il suo programma Unleashed. Sempre alla ricerca di nuove sperimentazioni e raffinatezza, Crystallmess costruisce un suono personale e senza compromessi. I suoi DJ set, come il suo universo artistico, propongono una gamma di stili tanto sorprendente quanto perfettamente padroneggiata: trap, techno, footwork, R&B e Jersey club.

Alain Damasio

Tre volte vincitore del Grand Prix de l’Imaginaire, Alain Damasio è una figura di spicco della fantascienza francese, acclamato tanto dalla critica quanto dal pubblico. È stato rivelato dal suo romanzo La Horde du Contrevent (2004), tradotto in italiano, e da Les Furtifs, un’opera meravigliosa e fantastica, dalla forte carica politica, in cui immagina una specie animale capace di sfuggire alla tracciabilità umana. Creatore di mondi per videogiochi, cinema, serie TV e teatro, porta spesso in scena i propri testi sotto forma di concerti letterari. Nel 2021 ha fondato nelle Alpi una zona di sperimentazione sociale, terrestre ed incantata (Zeste), dove si esplorano collettivamente – attraverso laboratori e seminari – i nostri legami sensibili e artistici con le forze del vivente.

Smaïl Kanouté, Senny Camara, POPIMANE e Sylvain Rabourdin

Smaïl Kanouté è nato a Parigi nel 1986, dove vive e lavora.
Diplomato nel 2012 con un master in grafica all’ENSAD, si definisce “core-grafico”, autodidatta nella danza, appresa durante i suoi viaggi in Africa, Nord e Sud America, Europa e Asia. Unendo danza e arti visive, la sua coreografia diventa una pittura di motivi in movimento nello spazio. Raccoglitore di storie del mondo e narratore di fatti sociali, la sua opera è nutrita da influenze artistiche e multiculturali. L’identità, intesa come creazione, è al centro del suo lavoro. Con la sua arte, Smaïl invita il pubblico a intraprendere un nuovo viaggio di scoperta di sé, condividendo la sua visione della bellezza e dell’umanità.
Nel marzo 2022 ha realizzato una residenza di un mese con il critico e poeta Chris Cyrille. Nel 2023 è stato in residenza alla Villa Albertine per lavorare con la comunità dei Black Indians di New Orleans.

Nata a Dakar, Senny Camara è cresciuta a Tattaguine, nel sud del Senegal, accanto a una nonna che l’ha cresciuta secondo le più pure tradizioni animiste del popolo Sérère. Un contesto familiare che l’ha immersa sin da piccola nelle radici musicali più profonde del suo paese, in particolare attraverso i canti Ndeup, rito mistico praticato dalla comunità Lébou in Senegal.
Senny Camara è oggi una delle rare donne a suonare la kora, strumento tradizionalmente riservato agli uomini, che ha imparato a conoscere al Conservatorio di Dakar, dove ha anche esplorato strumenti tradizionali come il balafon, il ngoni, oltre alla chitarra.
Senny si trasferisce in Francia negli anni 2000. Qui scopre l’arpa e la musica celtica al Conservatorio di Saint-Denis. Sul suo percorso incontra virtuosi mandinghi in esilio, musicisti nomadi come Fixi, l’argentino Ignacio, Maria Gomez Lopez e il chitarrista francese Thierry Fournel.
Dopo il suo EP Boolo, Senny sta ora preparando il suo primo album da solista.

Nato nel 1982 in Costa d’Avorio da genitori originari del Burkina Faso, Dramane Dembele, alias POPIMANE, viene affidato allo zio per frequentare la scuola in Burkina.
Proveniente da una famiglia di musicisti griot (custodi della tradizione orale da padre in figlio), inizia a suonare nei cabaret con il piccolo tamburo doum-doum, formandosi così alla musica.
Nel 2005 incontra Sotigui Kouyaté, uno degli attori e griot feticcio di Peter Brook, che lo prende sotto la sua ala. Da quel momento, crea musiche per la danza e il teatro collaborando con registi e coreografi internazionali.
Ispirato in particolare dal flautista scozzese Ian Anderson, leader dei Jethro Tull, e da artisti come Magic Malik e Mamady Mansaré, cerca nuove sonorità per la flauto peul, strumento ancestrale e pastorale diatonico a tre fori, portandolo verso un universo più contemporaneo, pur conservandone l’identità potente.
Sviluppa uno stile personale, ritmico e percussivo, combinato con la tecnica tradizionale del “cantare nello strumento”.

Coltivando l’arte della sorpresa e dell’avventura, Sylvain Rabourdin fa risuonare il suo violino con grande libertà, tra jazz, musica classica e tradizioni popolari.
Nato nel 1988 a Narbonne, ha iniziato a suonare il violino all’età di 5 anni.
Con una formazione sia accademica che popolare, ha presto alternato il conservatorio ai balli tradizionali della sua regione d’origine, l’Occitania.
Questa doppia cultura musicale, scritta e orale, è ancora oggi al centro della sua pratica e del suo approccio creativo.
Come improvvisatore, è molto attivo sulla scena parigina e collabora con artisti importanti come Clara Ysé, Senny Camara, Lynn Adib o Abdullah Miniawi.
La sua passione per la scoperta e i suoi viaggi l’hanno portato in Europa dell’Est, in Irlanda, in Camerun e perfino in Brasile, regioni e paesi che hanno influenzato anche la sua musica.
Compone per il trio Marsa con Lina Belaid al violoncello e Wadie Naim alle percussioni, il cui primo EP uscirà nel 2025. Ha inoltre co-arrangiato l’album Rio Abajo con la cantante venezuelana Rebecca Roger Cruz, pubblicato nel febbraio 2025 per l’etichetta Airfono.

Pierre-Yves Macé e Silvia Tarozzi

Pierre-Yves Macé è compositore. Il suo lavoro unisce musica elettroacustica e strumentale, secondo un metodo ispirato alla musica concreta, utilizzando suoni registrati, documenti e archivi come fonti primarie. Ha pubblicato dischi con le etichette Tzadik, Sub Rosa e Brocoli. La sua musica è stata oggetto di un Portrait nell’edizione 2023 del Festival d’Automne a Parigi. È borsista presso la Villa Medici per il periodo 2024-2025.

Silvia Tarozzi è violinista, compositrice e improvvisatrice. La trasmissione orale della musica e le forme nate da un’immersione profonda nel suono sono le caratteristiche della sua ricerca musicale, che si esprime attraverso numerose collaborazioni con compositrici e compositori come Éliane Radigue, Pauline Oliveros, Pascale Criton, Cassandra Miller, Martin Arnold, Philip Corner.
I suoi progetti sono pubblicati da I dischi di Angelica, Unseen Worlds, New World Records, Potlatch. I suoi concerti sono stati registrati e trasmessi dalla BBC e da France Musique.

Maroussia Rebecq

Artista della moda e pioniera dell’upcycling, Maroussia Rebecq crea da oltre vent’anni opere viventi in cui l’abito diventa materia di racconto, trasformazione ed empowerment. Fondatrice del marchio Andrea Crews, unisce arte, moda ed ecologia in performance partecipative, sfilate alternative e installazioni in situ.
Il suo lavoro richiama i codici del rituale, della scultura sociale e della cultura popolare per proporre forme sensibili di resistenza e celebrazione collettiva.

RUFA - Rome University of Fine Arts

Clara Ysé

È, sin dall’inizio, una voce. Una voce che solleva la sabbia, attraversa il fuoco, trapassa la notte, varca da sovrana i continenti del sentimento. Dopo un primo esordio nel 2018 – sei brani in francese e spagnolo, tra cui l’ipnotico Le Monde s’est dédoubléClara YSÉ avanza ora in piena luce, a piena potenza, con Oceano Nox, il suo primo album di grande audacia, scritto e composto da lei, co-prodotto con Ambroise Willaume (Sage), mixato da Renaud Letang e realizzato insieme a numerosi musicisti, texture elettroniche e cori all’unisono.

Fin da bambina canta e suona, con un violino tra le mani e una formazione vocale iniziata all’età di otto anni, prima di tracciare un percorso parallelo verso la scrittura e la canzone.
Per molto tempo Clara YSÉ ha lasciato la musica libera, senza imprigionarla in uno studio, organizzando feste che finivano in improvvisazioni musicali all’alba. I cori di Pyromanes o Souveraines vengono da lì, voci che la accompagnano da sempre, e alcuni dei musicisti – suonatori di duduk, ottoni o violoncello – hanno vissuto anch’essi quelle condivisioni notturne.

Questo primo album è, prima di tutto, quello di una desiderante, dice lei. Ama gli innovatori, da Rosalía a Björk passando per Kendrick Lamar, le cantanti che uniscono fragilità e forza come Lole Montoya, Janis Joplin, Mercedes Sosa, Nina Hagen.
Confronta la sua voce con una modernità audace, giocando con i suoi produttori nell’unire sintetizzatori dalle texture iridescenti, ritmi elettronici che attingono al reggaeton e appropriandosi anche di alcuni codici del rebetiko greco.

Vulnerabile ma potente, solida eppure sfuggente, entra nella chanson française con lo splendore delle grandi conquistatrici.

Clara YSÉ ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie Vivante (Seghers, maggio 2024). Chi conosce le sue canzoni ritroverà la forza e la singolarità della sua voce. La stessa ispirazione ardente, un ritmo al galoppo, un’intensità appassionata. Come la sua musica, la sua parola poetica esprime l’essenziale, l’urgenza, la sete di vita. Abitata dalle opere di Ingeborg Bachmann, Anna Achmatova e Marina Cvetaeva, ma anche da René Char e Fernando Pessoa, Clara YSÉ scrive versi da sempre.

Restituire potere alle parole, accogliere il silenzio, le contraddizioni, l’apertura.
Per Clara YSÉ, la poesia è sorella della musica, un’alleanza per attraversare la notte.

Clara YSÉ ha pubblicato il suo primo romanzo Mise à feu (Grasset, 2021).

Zafferano Monticiano

L’azienda agricola di Valentina Camponeschi si trova a Monte Compatri, piccolo paese dei castelli romani.
E’ un azienda agricola “diffusa” sul territorio di circa tre ettari. Lo zafferano è stato la finestra di affaccio nel mondo dell’agricoltura e oggi insieme a questa spezia si producono molte piante aromatiche, fiori eduli, fiori recisi per decorazioni, erbe selvatiche, miele, olio e piccoli frutti, soprattutto more e lamponi. Poi nel tempo l’idea di trasformare il prodotto fresco in composte e succhi di frutta, senza aggiunta di zuccheri, e bevande a base di erbe selvatiche.

Informazioni pratiche

 

Giovedì 3 luglio 2025

Durante il giorno, dalle 14:00 alle 17:00: visite e laboratori su prenotazione
Di notte, dalle 17:00 alle 00:30 (ultimo ingresso alle 23:30): programmazione nei giardini

Giardini storici e Festival des Cabanes di Villa Medici
Food truck e bevande in vendita per tutta la serata
Pass: 5€

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Come partecipare alla Notte delle Cabanes – Abitare Domani?

  1. Acquista il tuo Pass (online o presso Villa Medici): riceverai una mail di conferma con il tuo Pass. Il Pass dà accesso alla Notte delle Cabanes – Abitare il Domani.
  2. Per gli eventi che richiedono prenotazione obbligatoria: prenota online gli eventi scelti utilizzando il codice indicato sul tuo Pass ricevuto via mail, senza costi aggiuntivi.
  3. Per gli eventi che non richiedono prenotazione: l’accesso è libero fino a esaurimento posti per i possessori del Pass. Un consiglio: presentati 10 minuti prima dell’inizio dell’evento.

Bonus: il Pass consente di tornare a visitare il Festival des Cabanes fino a tre volte entro il 29 settembre!

Buone pratiche da rispettare

Il giardino storico dI Villa Medici è un luogo storico e patrimonio culturale vietato al fumo.
Ti invitiamo a rispettare questa regola utilizzando l’area fumatori e facendo la raccolta differenziata nei contenitori appositi.
Villa Medici non dispone di guardaroba all’interno della propria struttura.
Caschi da moto, bici o monopattino, zaini e animali domestici non sono ammessi all’interno dell’edificio.
È possibile partecipare alla Nuit des Cabanes – Habiter Demain con una borsa di piccole dimensioni.

I partner

Abitare Domani è un programma ideato in collaborazione con BNP Paribas.

partner del Festival des Cabanes di Villa Medici 2025

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