incontro

Motha

Museo della storia e dell'arte transgender

18.02.2025

Le femministe stanno tracciando le linee di una storia, una storia che ha ribaltato il pronome maschile che dà inizio a ciò che in inglese designa la storia, e che non ha potuto abbracciare Saffo di Lesbo (630 circa – 570 circa a.C.), Virginia Woolf (1882-1941) e Romaine Brooks (1874-1970), inghiottite e poi riemerse nei flussi e riflussi del femminismo.

Le persone trans e non binarie stanno pazientemente scrivendo la lorostoria neutra su striscioni, pareti di mostre, archivi e romanzi agiografici, rivelando coloro che hanno fatto arte e guerra, che hanno lavorato e vissuto fin dall’antichità, facendo risuonare la memoria di Marsha P. Johnson (1945-1992), Erauso (1592-1650) o Elagabalo (204-222).

Queste storie si intrecceranno tra Stati Uniti, Italia e Francia, con la presenza dell’artista Chris E. Vargas, fondatore e autoproclamato direttore del Museum of Trans Hirstory and Art, del sociologo Sam Bourcier, della scrittrice Selby Wynn Schwarz, dell’attivista Mari Casalucci e dello storico dell’arte Clovis Maillet.

Clovis Maillet

Clovis Mailletresidente 2024-2025 (1981, Francia) è uno storico e artista. Ha pubblicato La parenté hagiographique XIII-XVe s. (2014) e Les genres fluides (2020). Ha curato diversi numeri di riviste scientifiche mentre conduce ricerche sull’uso della storia nell’arte contemporanea(Witch TV, 2021; Un Moyen Âge émancipateur, con Thomas Golsenne, 2021). Clovis Maillet ha co-scritto lo spettacolo Medieval Crack con il collettivo Foulles. Con Louise Hervé, Clovis Maillet ha prodotto performance, installazioni e film.

Chris E. Vargas

Chris E. Vargas è un videomaker e artista transdisciplinare. Ha conseguito un MFA (Master of Fine Arts) presso l’Art Practice della UC Berkeley nel 2011. Il suo lavoro utilizza l’umorismo e la performance per esplorare i modi complessi in cui le persone queer e trans negoziano i propri spazi all’interno della memoria storica e istituzionale. È direttore esecutivo del MOTHA, il Museum of Transgender Hirstory & Art, un’istituzione critica e concettuale dedicata all’arte e alla storia trans, che mette in luce i contributi dell’arte trans al panorama culturale e politico. Nel 2016 ha ricevuto il Creative Capital Prize nella categoria Emerging Field, nel 2020 è stato John C. Guggenheim Fellow ed è Latinx Art Fellow per il periodo 2024/25.

Sam Bourcier

Membro dell’Institut Universitaire de France per un progetto di archivio, Sam Bourcier insegna studi queer in Francia e all’estero. Fondatore del primo collettivo queer, Le Zoo, nel 1996, ha introdotto la teoria queer e la teoria di genere in Francia. È autore di una trilogia sulle teorie, le culture e le politiche queer(Queer Zones 1, 2 & 3), di Comprendre le féminisme con Alice Moliner e di Homo Inc.orporated. Il triangolo le et la licorne qui pète. Il suo prossimo libro, Le Pouls de l’archive, c’est en nous qu’il bat, sarà pubblicato da Cambourakis a marzo.

Selby Wynn Schwartz

Selby Wynn Schwartz è la vincitrice del Premio Joseph Brodsky 2025 in Letteratura dell’Accademia Americana di Roma e di una borsa di studio 2024 del Centro Culturale Dora Maar di Ménerbes. È autrice diDopo Saffoche è stato selezionato per il Booker Prize e nominato per l’Orwell Prize for Political Fiction, il James Tait Black Prize for Fiction e l’Edmund White Prize for First Fiction. Pubblicato originariamente da Galley Beggar Press nel Regno Unito, Dopo Saffo è stato tradotto in undici lingue, tra cui Dopo Saffo pubblicato da Gallimard nel 2024. Ha scritto anche Una vita da camaleonte e The Bodies of Others: Drag Dances & Their Afterlives (I corpi degli altri: le danze trascinate e i loro postumi). Ha conseguito un dottorato in letteratura comparata presso l’Università della California a Berkeley.

Mari Casalucci

Mari Casalucci è un’attivista e fa parte del Laboratorio di Autodeterminazione di Genere. È un gruppo di lavoro all’interno degli Stati GENDERali, uno spazio politico di riflessione, dialogo, pratiche collettive di resistenza e presa di parola pubblica della comunità LGBTQIAPKNB+.
Il gruppo adotta una prospettiva queer intersezionale ma autonoma, cercando di intrecciare le nostre lotte con quelle dei movimenti trans-femministi, ecologisti, anti-razzisti, anti-validisti e di altri movimenti antagonisti a questo sistema.

Informazioni pratiche

Martedì 18 febbraio
18:00
Grand Salon di Villa Medici
Gratuito: prenotazione obbligatoria
Lingua: inglese

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