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16.10.2025

L’evento, curato da Sonia D’Alto, invita il pubblico a riscoprire la storia e l’immaginario del gruppo delle Nemesiache.
L’evento ripercorrerà la storia del gruppo femminista napoletano Le Nemesiache attraverso tre momenti: la presentazione del libro Le Nemesiache: Reclaiming Mythological Rituals (Mousse Publishing, 2025), a cura di Sonia D’Alto, in dialogo con Imma Tralli e Roberto Pontecorvo di Marea Art Project, vincitori dell’Italian Council – XIII edizione, per la realizzazione della pubblicazione; una conversazione tra la curatrice e Bruna Felletti, membro storico del gruppo; e infine la proiezione di una selezione di cortometraggi in Super 8 di Lina Mangiacapre, realizzati con il collettivo negli anni ’70 e proposti da Sonia D’Alto.
Presentazione di Sonia D’Alto del libro Le Nemesiache (2025) in dialogo con Imma Tralli e Roberto Pontecorvo di Marea Art Project.
Le Nemesiache: Reclaiming Mythological Rituals (Mousse Publishing, 2025) raccoglie archivi, fotografie e manifesti inediti e aggiunge nuovi testi critici per evidenziare la dimensione collettiva e processuale del lavoro delle Nemesiache, restituendo tutta la sua forza artistica, politica e cosmologica.
I contributi originali commissionati per l’occasione sono di Chiara Bottici, Federica Bueti, Cairo Clarke, Sonia D’Alto, Arnisa Zeqo, Giulia Damiani, Giusi Palomba, Elvira Vannini e Giovanna Zapperi.
Il progetto di pubblicazione è risultato vincitore della 13’ edizione dell’Italian Council.

Sonia D’Alto e Bruna Felletti, membro storico del gruppo, ripercorreranno la storia e le azioni delle Nemesiache, il loro coinvolgimento a Roma e Napoli, la creazione di spazi femministi e la loro metodologia mitologica. Il mito, centrale nella loro pratica, collega le lotte femministe e la consapevolezza ecologica, aprendo una dimensione cosmologica e transfemminista che reinventa il mondo sulla base di racconti ancestrali, miti e spiritualità, in risonanza con le nuove ondate di arte femminista.

Negli anni ’70, Lina Mangiacapre e Le Nemesiache realizzarono cortometraggi in Super 8, esplorando il cinema collaborativo, l’applicazione della metodologia femminista dell’autocoscienza nello spazio pubblico e l’uso del mito per reinventare il cinema come rituale collettivo e forma espansa di espressione cinematografica.
Giovedì 16 ottobre 2025
18:30
Sala cinema Michel Piccoli
Presentazione, discussioni e proiezioni in italiano.
In collaborazione con Italian Council, Archivio Le Nemesiache (ex associazione Le Tre Ghinee), Archivio Lina Mangiacapre
Per la pubblicazione, con il sostegno di The World of Wom:en Foundation Rome ETS
① Il mare ci ha chiamato, 1978, 18′ (still).
Regia di Lina Mangiacapre. Cast: Nemesiache. Produzione: Cooperativa Le Tre Ghinee/Nemesiache. Courtesy: Archivio delle Nemesiache, Archivio Lina Mangiacapre.
② Autocoscienza, 1976, 15′ (still).
Diretto da Lina Mangiacapre (Nemesi). Interpreti : Teresa Mangiacapre (Niobe), Bruna Felletti (Karma). Courtesy: Archivio delle Nemesiache, Archivio Lina Mangiacapre.
③ Discesa e festa della poesia alla Gaiola, 1978.
Le Nemesiache. Courtesy: Archivio delle Nemesiache, Archivio Lina Mangiacapre.
④ Prove di trucco.
Con: Consuelo Campone (Kore), Anna Grieco (Dafne). Courtesy: Archivio delle Nemesiache, Archivio Lina Mangiacapre.
⑤ Autocoscienza, 1976, 15′ (still).
Diretto da Lina Mangiacapre (Nemesi). Interpreti : Teresa Mangiacarpe (Niobe), Bruna Felletti (Karma). Courtesy: Archivio delle Nemesiache, Archivio Lina Mangiacapre.
⑥ Le Sibille, 1978, 25′ (still).
Diretto da Lina Mangiacapre. Cast: Nemesiache. Produzione: Cooperativa Le Tre Ghinee/Nemesiache. Courtesy: Archivio delle Nemesiache, Archivio Lina Mangiacapre.
Sonia D’Alto è ricercatrice, curatrice, autrice e occasionalmente editrice. Attualmente è dottoranda alla HFBK di Amburgo con un progetto basato sulla pratica e insegna al dipartimento di studi curatoriali della Royal Academy of Fine Arts (KASK) di Gand. Ha collaborato con diverse residenze artistiche, istituzioni artistiche e universitarie, tra cui la Biennale di Venezia, il Museo Madre (Napoli), la Fondazione Pini (Milano), documenta studies (Kassel), Villa Arson (Nizza), AWARE (Parigi), Frame Contemporary Art Finland (Helsinki) e de Appel (Amsterdam). La sua ricerca curatoriale si concentra sulle microstorie e le cosmologie subalterne, esplorando il rapporto tra superstizione e modernità, racconti popolari e poteri egemonici, attraverso pratiche (trans)femministe, performance...
Marea Art Project è un programma di ricerca e residenze artistiche internazionali nato nel 2021 sulla Costiera Amalfitana, da un’idea della storica dell’arte Imma Tralli e del manager culturale Roberto Pontecorvo. È nato da un dialogo con Stefano Collicelli Cagol, direttore generale del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, e in collaborazione con Carol LeWitt, presidente del consiglio di amministrazione della Yale University Art Gallery. L’obiettivo del progetto è quello di ampliare lo sguardo sul territorio affinché, dopo essere stato un luogo di consumo passeggero, torni ad essere uno spazio di ricerca, sperimentazione e creazione artistica contemporanea aperto sul Mediterraneo.