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In occasione dell’inaugurazione di sei camere per gli ospiti e di due giardini di agrumi, la Villa Medici apre eccezionalmente le sue porte il 14 e 15 giugno per farvi scoprire i suoi spazi rinnovati e incantati!
Il progetto Restituire l’incanto a Villa Medici è stato lanciato dall’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici nel 2022 su iniziativa del suo direttore Sam Stourdzé.
In 3 anni, sono state ristrutturate 6 saloni, 12 camere e 2 giardini.
2025
6 camere per gli ospiti, realizzate da 6 team di architetti e designer in collaborazione con professionisti dell’arte
1 giardino di limoni, direzione artistica Bas Smets in collaborazione con Pierre-Antoine Gatier
1 giardino di parterre, con gli artisti Natsuko Uchino e Laura Vazquez
2023
6 camere storiche, direzione artistica India Mahdavi
2022
6 sale di ricevimento, direzione artistica Kim Jones e Silvia Venturini Fendi
Avviato nel 2022, il programma di riallestimento Restituire l’incanto a Villa Medici è entrato quest’anno in una nuova fase con la presentazione di sei camere per gli ospiti e due giardini di agrumi riprogettati con l’intento di instaurare un dialogo tra patrimonio storico e creazione contemporanea.
Dopo il riallestimento dei saloni di rappresentanza di Villa Medici a cura di Kim Jones e Silvia Venturini Fendi, nel 2022, e delle camere storiche a cura di India Mahdavi, nel 2023, il nuovo capitolo del riallestimento di Villa Medici coinvolge architetti, designer, paesaggisti, professionisti dell’artigianato e artisti contemporanei.
Ciascuna delle sei camere per gli ospiti è stata affidata a un team di architetti e designer che lavorano in stretta collaborazione con professionisti dell’artigianato:
Selezionati sulla base di un concorso, i team incaricati hanno infuso nelle camere un’atmosfera contemporanea, trasformando il soggiorno a Villa Medici in un’esperienza unica, in cui le influenze romane si mescolano con i richiami al patrimonio rinascimentale della Villa.
All’esterno, il giardino dei limoni è stato ridisegnato da Bas Smets, architetto del Paesaggio, in collaborazione con Pierre-Antoine Gatier, architetto capo dei monumenti storici. Il loro intervento si concentra sulla valorizzazione del giardino segreto di Ferdinando de’ Medici, con la sua veduta panoramica su Roma e i suoi alberi di limone.
Per l’occasione, il duo di designer Muller Van Severen ha creato appositamente la nuova linea di mobili per esterni Cosimo de’ Medici, realizzata da Tectona, ispirata proprio al giardino.
Di fronte alla scenografica facciata di Villa Medici, con la sua loggia a serliane, è stato ripensato anche il giardino dei parterre, che si estende fino alle Mura Aureliane. In sintonia con l’eredità di Ferdinando de’ Medici e la sua passione per gli agrumi, in una scenografia che mette in risalto l’opera dell’artista ceramista Natsuko Uchino e della poetessa Laura Vazquez, sono stati inseriti venti alberi di limone, selezionati tra diverse varietà storiche. Natsuko Uchino è stata invitata a creare l’ornamentazione dei vasi, realizzando una serie di pezzi unici che uniscono il gesto contemporaneo alla tradizione artigianale toscana. Laura Vazquez, borsista a Villa Medici e vincitrice del Premio Goncourt per la Poesia nel 2023, ha invece creato una poesia di 20 parole incise nella pietra dei basamenti.
Sei team di architetti, designer e artisti contemporanei sono stati selezionati per lavorare con professionisti dell’artigianato artistico per riprogettare sette camere per gli ospiti nell’ala sud di Villa Medici. La nuova disposizione delle camere è un’opportunità per mettere in mostra una serie di eccezionali abilità nella lavorazione di vetro, metallo, ceramica, legno e intonaco. L’unicità di ogni stanza viene riaffermata: i volumi vengono evidenziati, le superfici sublimate (pareti, pavimenti) e la coerenza di ogni spazio viene sottolineata. Conuna superficie media di 40 m2, le stanze conservano le loro caratteristiche strutturali d’epoca: alti soffitti a cassettoni in legno, pavimenti a spina di pesce in mattoni, finestre a doppia anta e un mezzanino.
Le stanze degli ospiti sono state utilizzate per diversi scopi nel corso dei secoli. Nel XVI secolo, quando il cardinale Ferdinando de’ Medici fece ristrutturare l’edificio, le stanze furono utilizzate come deposito. All’inizio del XIX secolo, quando Villa Medici divenne la sede dell’Académie de France a Roma, furono trasformate in alloggi per i pensionanti, funzione che mantennero per oltre duecento anni. Per facilitare l’accesso fu aggiunta una passerella. Per molto tempo, i pittori hanno avuto accesso prioritario a questi appartamenti grazie alla loro doppia esposizione nord-sud, che offre una vista spettacolare su Roma e sulla facciata interna di Villa Medici. Dal 2009, questi spazi abitativi sono aperti alle prenotazioni e accolgono gli ospiti.
Progetto: Studiolo
Team:
Sébastien Kieffer e Léa Padovani, Parigi, FR / Designer
Atelier Veneer (Romain Boulais e Félix Lévêque), Parigi, FR / Designer-produttori e Artigiani ebanisti
Progetto: Camera Fantasia
Team:
Studio GGSV (Gaëlle Gabillet e Stéphane Villard), Parigi, FR / Designer
Paper Factor (Riccardo Cavaciocchi), Lecce, IT / Artigiano della microfibra di carta
Matthieu Lemarié, Parigi, FR / Pittore-Decoratore
Progetto: Il cielo in una stanza
Team:
Studio Zanellato/Bortotto (Giorgia Zanellato e Daniele Bortotto), Treviso, IT / Designer
Incalmi (Patrizia Mian e Gianluca Zanella), Venezia, IT / Artigiani dello smalto Grand Feu
Progetto: Pars pro toto
Team:
Eliane Le Roux (Rocas), Bruxelles, BE / Direttrice Artistica e Architetto
Miza Mucciarelli (Atelier Misto), Brescia, IT / Architetto
Claudio Gottardi, Brescia, IT / Maestro delle arti decorative
Progetto: Stratus Surprisus
Team:
Constance Guisset Studio (Constance Guisset), Parigi, FR / Designer
Signature Murale (Pierre Gouazé), Puteaux, FR / Creatore di rivestimenti decorativi
Arcam Glass (Simon Muller), Vertou, FR / Maestro vetraio
Progetto: Isola
Team:
Sabourin Costes (Zoé Costes e Paola Sabourin), Parigi, FR / Designer
Estampille 52 (Paul Mazet e Fantin Mayer-Peraldi), Parigi, FR / Ebanisti
I 7 ettari di giardini di Villa Medici ospitano oggi oltre 300 alberi di agrumi, tra cui aranci amari, limoni e cedri. Già nel Cinquecento, il cardinale Ferdinando de’ Medici nutriva una grande passione per questi frutti rari, che arricchivano la sua tavola. Oggi queste piante, resistenti ai cambiamenti climatici, sono fonte di interesse per ricercatori, chef e artisti contemporanei, creando un ponte tra conservazione, ricerca, creazione e trasmissione.
Con la sua pianta triangolare, l’antico giardino segreto di Ferdinando de’ Medici ha subìto diversi rimaneggiamenti dal momento della sua creazione, tra cui quello voluto da Balthus, direttore dell’Accademia dal 1961 al 1977, che introdusse gli alberi di limone. Oggi, Bas Smets, architetto del Paesaggio, in collaborazione con Pierre-Antoine Gatier, architetto capo dei monumenti storici, propone un nuovo intervento per valorizzare questo giardino ornamentale in uno spirito contemporaneo. Si sta procedendo a piantare nuovi alberi di limone nel terreno e a sistemare alberi in vaso nel giardino, creando al contempo un pergolato di limoni Lunario, una varietà che produce frutti tutto l’anno. Il pergolato, lungo 26 metri, si estende lungo il belvedere che sovrasta Roma, rendendo lo skyline parte integrante dell’allestimento del giardino.
Su invito di Villa Medici, il duo di designer Muller Van Severen ha progettato la linea di arredi per esterni Cosimo de’ Medici, che si integra perfettamente con il giardino. Prodotta da Tectona, questa nuova linea rende omaggio a Cosimo I de’ Medici, padre di Ferdinando, che nel XVI secolo aveva costituito una collezione di agrumi rari a Firenze e trasmesso la sua passione a suo figlio. La linea Cosimo de’ Medici, dai motivi triangolari, richiama sia la geometria del giardino sia gli elementi architettonici di Villa Medici. La tavolozza di colori verde chiaro, blu scuro e bianco rafforza l’armonia del giardino di agrumi, offrendo un sottile contrasto con l’ambiente circostante.
Di fronte alla loggia di Villa Medici si trova il piazzale, che si estende fino al parterre che costeggia le Mura Aureliane, segnando il confine nord-orientale dei giardini. Suddiviso in sei comparti dal disegno geometrico, il parterre offre una veduta privilegiata sulla facciata di Villa Medici, ornata da bassorilievi antichi della collezione di Ferdinando de’ Medici.
Progettato da Balthus negli anni sessanta e settanta con una disposizione raffinata attorno a un obelisco e successivamente reinterpretato da Richard Peduzzi negli anni 2000 con il suo caratteristico motivo geometrico, il parterre di Villa Medici si arricchisce nel 2025 di una scenografia ridisegnata.
L’aiuola ospita ora un gruppo di venti alberi di limone, selezionati appositamente per Villa Medici dal vivaista e agrumicoltore Oscar Tintori Vivai (Castellare di Pescia, Toscana). Bilanciando i contrasti tra verticalità e superficie, il nuovo giardino fa rivivere la tradizione dei giardini toscani. Gli alberi di limone sono collocati in vasi di terracotta, ognuno dei quali è una creazione unica dell’artista giapponese Natsuko Uchino. La serie, realizzata nel laboratorio Pesci Giorgio & Figli (Impruneta, Toscana), comprende 20 pezzi decorati con motivi che richiamano l’iconografia antica e i simboli medicei. Le decorazioni sono state create attraverso incisioni e varie tecniche di modellazione e stampaggio, tra cui l’uso eccezionale di frammenti di resti romani di epoca imperiale, recuperati a Villa Medici nel 2010. I rilievi sui vasi, particolarmente pronunciati, accentuano il loro carattere contemporaneo e restituiscono memoria al gesto creativo.
Le basi su cui poggiano i vasi sono state realizzate da uno degli ultimi scalpellini e marmorari romani che lavorano a mano, Daniele De Tomassi. Le basi sono state scolpite in peperino di Viterbo, una pietra vulcanica grigia caratteristica del Lazio. Hanno la funzione di drenare l’acqua per evitare che ristagni nel vaso, dannosa per le radici degli agrumi.
Su ognuna delle 20 basi è incisa una parola. L’insieme delle basi e parole forma una poesia creata da Laura Vazquez, poetessa, ex-borsista di Villa Medici e vincitrice del Premio Goncourt per la Poesia nel 2023. La radicalità della sua scrittura incontra la materialità della pietra.
Ai piani superiori di Villa Medici, l’incanto continua con un lessico colorato e grafico. Nelle sei camere storiche situate sopra la loggia, l’architetta e designer franco-iraniana India Mahdavi ha orchestrato la riorganizzazione giocando sulla giustapposizione di colori, materiali e geometrie.
Le Camere degli Amori, degli Elementi e delle Muse, che formano l’antico appartamento del cardinale Ferdinando de’ Medici ora aperto ai visitatori, si illuminano dei tessuti pastello scelti da India Mahdavi per decorare i mobili antichi appartenenti alla Villa o in prestito. Attinto dalle riserve del Mobilier National il set di divani e poltrone di Jean-Albert Lesage (1966) accoglie gli ospiti del Salone Lili Boulanger con il suo giallo luminoso. Nella Camera delle Muse, il grande tappeto a motivi di losanghe di India Mahdavi richiama il parterre ridisegnato all’inizio degli anni 2000 da Richard Peduzzi, che si estende nei giardini sottostanti.
Un altro omaggio è il mobilio policromo delle Camere Galileo e Debussy, disegnato dalla stessa creatrice e rivestito con un intarsio trompe-l’œil a motivi cubici, che richiama le sfumature dei fregi e dei soffitti dipinti del XVI secolo. Realizzati rispettivamente dalla Maison Craman Lagarde e dall’ebanista Pascal Michalon in Francia, questi pezzi intarsiati sono un esempio dell’eccellenza delle competenze artigianali impiegate per il rinnovamento di Villa Medici (ebanisteria, ceramica, tappezzeria) e dell’alleanza, al suo massimo livello, tra design e artigianato.
Al livello dei giardini di Villa Medici, la riorganizzazione dei sei saloni di rappresentanza (2022) è stata affidata a Kim Jones e Silvia Venturini Fendi, che hanno selezionato arredi contemporanei di designer francesi e italiani come Chiara Andreatti, Ronan e Erwan Bouroullec, Noé Duchaufour-Lawrance, David Lopez Quincoces e Toan Nguyen, alcune delle cui opere sono state appositamente create per l’occasione.
Il riallestimento accosta arredi storici e contemporanei, come il tavolo Via Appia in travertino e castagno, disegnato appositamente da Noé Duchaufour-Lawrance per Villa Medici, o le poltrone Grove & Groovy di Toan Nguyen, i cui toni caldi contrastano con quelli delle sedie Virgola di Chiara Andreatti.
Il riallestimento dei saloni ha permesso di restaurare e rimettere in scena opere provenienti dalle collezioni di Villa Medici (un armadio dipinto del XVII secolo acquistato da Balthus, arazzi del XVIII secolo provenienti dalla Tenture des Indes) e di introdurre un eccezionale gruppo di arazzi del XX secolo in deposito dal Mobilier national. Questi arazzi sono opere di importanti artiste come Louise Bourgeois, Sonia Delaunay, Sheila Hicks, Aurélie Nemours e Alicia Penalba.
Sabato 14 e domenica 15 giugno
Visita guidata delle camere degli ospiti (durata 30 min) e accesso libero ai saloni degli agrumi e ai giardini (+ Festival des cabanes di Villa Medici):
9.30 – 19.30
Partenza ogni 5 minuti
Lingua: francese, inglese e italiano
Prezzo intero €10 / ridotto €7
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Tour autoguidato delle sale e dei giardini degli agrumi (+ Festival des cabanes di Villa Medici):
9.30 – 19.30
Prezzo intero: €7 / ridotto €5
→ Desidero prenotare uno slot