Jean-Pierre Angremy

«E la luce è là: nel bagliore della Loggia su cui ci si affaccia all’improvviso, quasi senza preavviso».

Jean-Pierre Angremy, più conosciuto sotto lo pseudonimo di Pierre-Jean Rémy, nato il 21 marzo 1937 ad Angoulême, è diplomatico, scrittore, amministratore e accademico francese. Inizia i suoi studi al Liceo Condorcet e successivamente è allievo dell’Institut d’études politiques dal 1955 al 1958 e della facoltà di diritto alla Sorbona. Assistente di Herbert Marcuse all’università di Brandeis (Massachusetts, Stati Uniti), è in seguito studente all’ENA (promotion “Saint-Just”, 1963). A partire da questa data Angremy intraprende una doppia carriera di diplomatico e di scrittore.

In veste di diplomatico svolge le sue funzioni ad Hong-Kong, dove è vice-console archivista dal 1963 al 1964; a Pechino, dove è secondo segretario di Ambasciata dal 1964 al 1966, e poi in Europa, luoghi che hanno ispirato spesso i suoi romanzi.
Dopo un breve passaggio alla direzione generale delle Relazioni Culturali del Quay d’Orsay, dove si occupa degli scambi artistici, nel 1972 è distaccato all’O.R.T.F.. Nel 1975 riparte per l’Inghilterra e soggiorna a Londra ancora quattro anni, ricoprendo l’incarico di consigliere culturale presso l’Ambasciata di Francia.

Dal 1979 al 1981 è direttore del teatro e degli spettacoli al ministero della Cultura, dove rimane ancora due anni prima di essere nominato console generale a Firenze all’inizio del 1985. Nell’aprile 1987 viene nominato direttore generale delle relazioni culturali, scientifiche e tecniche al Ministero degli Affari Esteri.

Dall’aprile 1990 al febbraio 1994 è ambasciatore, delegato permanente della Francia all’Unesco e, a partire dall’ottobre 1992, è membro del Consiglio esecutivo dell’organizzazione. Il 16 giugno viene eletto all’Académie Française e questa nomina gli permette di diventare direttore dell’Accademia di Francia a Roma, dal 1994 al 1997. Successivamente Angremy è stato presidente della Bibliothèque Nationale de France, fino al 2002.

La carriera letteraria di Jean-Pierre Angremy è essenzialmente nel segno del romanzo. A partire dal 1962 ha pubblicato una quarantina di opere, di cui molte rivelano la sua passione per la lirica, che si esprime anche attraverso il suo contributo, in veste di cronista, a numerose riviste specializzate. Questa passione lo ha portato, nel 1981, ad essere incaricato degli studi per l’elaborazione del primo progetto del nuovo teatro dell’Opera di Parigi. Nel 1971 ha ricevuto il Prix Renaudot per “Le Sac du palais d’été” e nel 1986 il Grand Prix du roman de l’Académie française per “Une ville immortelle”.

Pierre-Jean Rémy ha inoltre collaborato alla realizzazione di diversi film e serie televisive, come Orient-Express, Le Diable au cœur e Le Dernier Été.

E’ stato eletto quarantesimo membro dell’Académie française, il 16 giugno 1988 da Gorges Dumézil.

Muore il 27 aprile 2010 a Parigi.