Valérie Boudier
Professore di storia dell’arte moderna e membro del Centre d’Étude des Arts Contemporains dell’Università di Lille dal 2010, Valérie Boudier è anche ricercatore associato presso il Centre d’Histoire et de Théorie des Arts de l’EHESS (Parigi), membro del Collectif d’historiens de l’art de la Renaissance e membro dell’Istituto Europeo di Storia e Culture dell’Alimentazione (Tours). Il suo profilo di storica dell’arte, specialista dell’arte antica, che lavora sui legami tra cibo e pittura, il più vicino possibile alla creazione contemporanea, le permette di avviare progetti interdisciplinari e transistorici. Dopo aver pubblicato La cuisine du peintre. Scène de genre et nourriture au Cinquecento (2010), ha coeditato con Diane Bodart Le banquet de la Renaissance : images et usages (2014), con Anne-Elène Delavigne Viande et architecture (2019), con Elinor Kelif e Giovanni Careri, L’invention du geste amoureux à la Renaissance (2020). Valérie Boudier effettuerà due visite a Villa Medici, dal 10 al 23 aprile e dal 3 luglio al 4 agosto.
Progetto di ricerca a Villa Medici :
L’obiettivo della residenza di Valérie Boudier è quello di costituire un corpus iconografico ragionato (dipinti, incisioni, carte da gioco, tappeti da gioco, ecc.) del Paese di Cocagne prodotto in Italia dal XIII secolo a oggi, per proporre uno studio transnazionale e multidisciplinare comparato con le versioni francesi dell’utopia. Sulla base di un trattamento seriale di queste rappresentazioni, lo studio delle immagini permetterà di identificare alcuni motivi iconografici, la loro sopravvivenza o scomparsa. Particolare attenzione sarà rivolta alle incisioni e al loro riutilizzo all’interno di questo vasto corpus, con uno studio dell’articolazione testo/immagine, sia attraverso i testi presenti nelle immagini, sia attraverso un confronto tra la versione letteraria e quella iconografica dell’utopia.
Da un lato, si tratterà di leggere le immagini avvicinandosi al tema del pasto all’aperto per notare le continuità e i cambiamenti tra il XIII e il XXI secolo e i possibili adattamenti regionali dell’utopia alle risorse e ai gusti locali, in altre parole per studiare la costruzione e la circolazione dell’utopia tra Francia e Italia. D’altra parte, il confronto sul lungo periodo permetterà di apprezzare la maggiore o minore attualizzazione delle versioni dell’utopia. La frutta e la verdura in voga nella gastronomia europea della prima modernità e le nostre abitudini alimentari contemporanee si riflettono nelle immagini di Cocagne? Che dire del trattamento del cibo da parte degli artisti contemporanei in questo paese utopico? Al di là del tema del pasto all’aperto, questo corpus iconografico mi permetterà di apprezzare l’impatto della situazione economica, religiosa e politica sulla vitalità di questo spazio immaginario tra i due limiti cronologici considerati.
© Valérie Boudier