Marina Cicogna, Scritti e scatti

Mercoledì 3 giugno 2009 , Frédéric Mitterrand, direttore dell’Accademia di Francia a Roma inaugura, nelle gallerie di Villa Medici, la mostra SCRITTI E SCATTI con una selezione di opere fotografiche di Marina Cicogna , che sarà aperta al pubblico da giovedì 4 giugno a venerdì 3 luglio . Attraverso un percorso composto da un centinaio di fotografie , scandite come pagine di un diario personale o un album di ricordi, si ripercorrerà la vita di Marina Cicogna , donna di grande intelligenza e indipendenza, nota come produttrice cinematografica negli anni d’oro del cinema italiano e francese. Nipote del conte Volpi, ex governatore in Libia e fondatore del primo festival cinematografico della storia, nel 1932 (il Festival di Venezia, Coppa Volpi), Marina Cicogna impara ad apprezzare la settima arte sin dalla prima infanzia.  Nel 1967 presenta a Venezia Belle de Jour , che vincerà il Leone d’Oro, nel 1970 sarà produttrice di Indagini su un cittadino al di sopra di ogni sospetto , premiato con un Oscar, seguito da La classe operaia va in paradiso , vincitore della Palma d’Oro a Cannes. E questo è soltanto il promettente inizio di una lunga serie di successi: da Teorema a Medea , a C’era una volta il West , Una stagione all’inferno , e ancora Il cerchio rosso , Il Conformista , Ultimo tango a Parigi , Portiere di notte … Un amore e una sensibilità tutta particolare per l’immagine e per la bellezza, che coltiva dunque anche personalmente: la fotografia è stata la sua prima passione e frutto di questa passione sono gli scatti oggetto di questa mostra che, lontano dai riflettori e dalle passerelle, ci restituiscono un’immagine degli anni che Marina Cicogna ha avuto il privilegio di condividere con personalità del mondo del cinema e dell’alta società, dando una testimonianza tutta personale di quel “bel mondo”, andato ormai perduto. “Prima di diventare produttore cinematografico, ho avuto la passione della fotografia. Fotografavo gente, monumenti, acqua: tutto ciò che mi sembrava bello. Attraverso le fotografie che scattavo allora ho voluto ritrovare i personaggi, i luoghi, i paesaggi che non esistono più, testimonianza di un’epoca in cui tutto quello che era straordinario ci sembrava naturale ed eterno”, racconta. Attraverso il suo sguardo si offre, non soltanto una visione inedita e privilegiata di un’epoca che ha segnato indelebilmente la storia del cinema, ma anche lo specchio di una personalità poliedrica e appassionata, innamorata del bello e della vita. La scenografia della mostra è stata realizzata da Dante Ferretti . La mostra sarà accompagnata da un catalogo trilingue (italiano, francese e inglese), pubblicato da Electa, con una introduzione di Frédéric Mitterrand e i testi di Dacia Maraini, Jeanne Moreau e Calvin Klein. Orario continuato dalle 11 alle 19, chiuso il lunedì. Chiusura delle casse alle 18.30.