Incontro con Jean-Luc Moulène
Martedì 9 giugno alle 18.30 , in occasione della pubblicazione del catalogo della mostra Jean-Luc Moulène. Il était une fois (fino al 13 settembre a Villa Medici), l’Accademia di Francia a Roma organizza un incontro con Jean-Luc Moulène ed Éric de Chassey , curatore della mostra. L’artista illustrerà il suo lavoro e spiegherà com’è nato questo progetto espositivo, che include le sue opere più recenti, di cui diverse appositamente create, ma anche alcuni lavori più vecchi. Jean-Luc Moulène presenta inoltre il catalogo che accompagna la mostra a Villa Medici, come quelli delle tappe precedenti, le esposizioni Disjonctions al Transpalette Centre d’art contemporain di Bourges e Opus & Documents (1985-2014) al Kunstverein di Hannover. Ingresso libero. Jean-Luc Moulène Nato a Reims nel 1955, Jean-Luc Moulène vive e lavora a Parigi. Ha iniziato il suo percorso come fotografo, facendosi conoscere con le serie Objets de grève (1999-2000) e 48 Palestinian Products (2002-2005), per poi dedicarsi, a partire della fine degli anni ’90 alla produzione di oggetti e disegni. Ha partecipato a Documenta X (1997), alla Biennale di San Paolo (2002), alla Biennale di Venezia (2003), alla Biennale di Taipei (2004) e alla Biennale di Sharjah (2010). Numerose istituzioni gli hanno dedicato delle esposizioni, tra cui il Centre d’art contemporain de Genève (2003), il Centro di arte contemporanea di Kitakyushu (2004), il Musée du Louvre a Parigi (2005), Culturgest a Lisbona (2007), il Carré d’art-Musée d’art contemporain a Nîmes (2009), Dia:Beacon a New York (2011) e il Modern Art Oxford (2012). Nel 2011 ha realizzato due oggetti di dimensioni monumentali, Body e Body versus Twizy , prodotti da Renault. Le sue opere fanno parte delle più importanti collezioni d’arte pubbliche e private, come quelle del Centre Pompidou o di Dia:Beacon. Partecipa attualmente alla mostra collettiva Slip of the Tongue alla Punta della Dogana a Venezia, curata da Danh Vo. Jean-Luc Moulène è rappresentato dalla Galerie Chantal Crousel (Parigi), dalla Galerie Pietro Sparta (Chagny), Thomas Dane Gallery (Londra) Galerie Greta Meert (Bruxelles), Miguel Abreu Gallery (New York), Galeria Désiré Saint Phalle (Messico).