Altri eventi
29 Novembre: Emilie Beck Saiello e Jean-Noel Bret & Jacques Rougerie
18.00 Itinerari, incroci, trasferimenti. L’Accademia di Francia all’epoca del Grand Tour
Con Emilie Beck Saiello e Jean-Noel Bret, intervistati da Liliana Barroero
Liliana Barroero, Professoressa ordinaria (Roma Tre), Emilie Beck Saiello, docente universitario (Paris 13) e Jean-Noel Bret, presidente dell’ACC e dell’AEPHE, rifletteranno sui rapporti tra l’Accademia di Francia a Roma, i viaggi di artisti indipendenti ed il fenomeno del Grand Tour. Affiancare i termini di « Grand Tour » e « viaggi » a quello di « Accademia » può sembrare paradossale : i primi si riferiscono alla nozione di mobilità, il secondo a una forma di stabilità- essendo la formazione fondata sulla trasmissione di una norma. Ma il paradosso è solamente apparente. Roma è il crocevia dell’Europa e l’Accademia di Francia, essendo un luogo d’incontro tra artisti e viaggiatori, partecipa a questa dinamica dei flussi.
19.00 Arte e diritto in Italia e in Francia
Incontro con Sophie Durrleman, Vicedirettore della Fondazione Louis Vuitton, Alina e Piero Sartogo, collezionista e architetto di fama internazionale e Silvia Segnalini, avvocato specializzato in diritto dell’arte, della moda e in legislazione dei beni culturali che condurranno il pubblico alla scoperta di pregi e difetti della legislazione (sia italiana che francese) in materia di valorizzazione e tutela dell’arte e del patrimonio culturale: facendo emergere modelli virtuosi, da adottare, e modelli di tutela obsoleti, da abbandonare.
20.30 Abitare il mare
Conferenza di Jacques Rougerie
Jacques Rougerie, architetto oceanografo francese cullato dal vento e dalle onde sin dalla prima infanzia, desidera offrire all’uomo un futuro dentro e in fondo al mare.
La duplice passione per l’architettura biomimetica e il mare, che lo anima dal 1972, si concretizza nel 1977 con Galathée, la sua prima casa sottomarina, seguita da una lunga serie di altre costruzioni subacquee.
Sognatore appassionato ed esploratore, Rougerie segue i passi di Cousteau facendo di sé, come lui, un vero e proprio “abitante del mare”, desideroso di vivere in armonia con il grande blu. Alla costante ricerca di nuovi paradigmi architettonici, egli concilia la forma con il linguaggio acquatico, un linguaggio prezioso e fragile.
Con Abitare il mare svelerà i segreti del mondo marino, come anche del nostro futuro, poiché: “È dall’oceano e dalle galassie che nascerà il destino delle civiltà future”.