Omero nel Rinascimento. Il mito e le sue trasfigurazioni
dal 27 novembre 2008 - al 29 novembre 2008Malgrado l’assenza in Occidente, durante tutto il Medioevo, dei testi omerici, la fama di Omero come padre della poesia e autore di due grandi epopee non è mai scomparsa. Tale reputazione ispirò il giovane Petrarca che, intorno al 1353, si procurò un manoscritto bizantino di Omero mettendo così fine a questo lungo periodo di assenza. A poco a poco furono così riscoperte nella loro versione originale le leggende della guerra di Troia e delle peregrinazioni di Ulisse. Nonostante una certa reticenza iniziale, per non dire incomprensione di fronte allo stile omerico, gli umanisti italiani, ancor prima dell’editio princeps del 1488, riuscirono a presentare Omero ad un pubblico che ne rimase sempre più affascinato. A partire dal XVI secolo, si assiste ad una proliferazione di edizioni, traduzioni, commenti e interpretazioni allegoriche di ogni sorta: etiche, fisiche, evemeristiche, ma anche metafisiche e teologiche. Nell’ottica di uno scambio tra specialisti, questo convegno intende porre a confronto degli approcci pluridisciplinari per mostrare in che modo la cultura del Rinascimento attinga ai miti omerici nelle loro diverse forme d’espressione, prendendo in considerazione le differenti inflessioni che essi acquistano in funzione della nazionalità o della fede religiosa degli autori e degli artisti, ed esaminando la dinamica delle relazioni tra testo ed immagine. Coniugando poesia e pittura, queste giornate proporranno una riflessione sulle implicazioni filosofiche, letterarie ed estetiche dell’opera del “divino poeta”. COMITATO SCIENTIFICO Marc Bayard Chargé de mission pour l’histoire de l’art de l’Académie de France à Rome Luisa Capodieci Université Paris I Panthéon-Sorbonne/CHAR Philip Ford Clare College, University of Cambridge