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In dialogo con Gian Luca Farinelli, Presidente della Fondazione Cinema per Roma, Dante Ferretti, celebre scenografo della storia del cinema, presenterà la sua biografia Immaginare prima e ripercorrerà le tappe più importanti della sua vita personale, artistica e professionale.
Tre volte vincitore del premio Oscar per la migliore scenografia, giunto alla soglia degli ottant’anni, Ferretti si racconta per la prima volta in un’autobiografia illustrata con bozzetti dai suoi film, foto d’epoca e dipinti inediti dell’autore. La storia di un artista italiano che, partendo dalla provincia e da un approccio artigianale, ha dedicato al cinema gran parte della sua esistenza, costruendosi un destino pieno di successi e riconoscimenti internazionali e diventando un simbolo mondiale del Made in Italy.
Il suo genio si è manifestato in molti film e al fianco dei più grandi registi: Frederico Fellini, Martin Scorcese, con cui Ferretti ha realizzato nove film, per due dei quali ha vinto l’Oscar (The Aviator e Hugo Cabret), e Pier Paolo Pasolini, per il quale Ferretti cominciò a firmare da solo le scenografie a partire dal film Medea fino a Salò, dopo aver lavorato sui set delle pellicole Vangelo secondo Matteo, Uccellacci e Uccellini e Edipo Re.
Secondo le parole di Leonardo Di Caprio, oggi è riconosciuto come “il decoratore più emblematico e rappresentativo del suo tempo. Forse il migliore di tutti i tempi”.
Dante Ferretti
Scenografo e costumista italiano, tre volte premio Oscar e il più premiato nella storia dei Nastri d’argento, è nato a Macerata nel 1943, città dalla quale si è allontanato dopo gli studi per raggiungere Roma e inseguire il sogno del cinema.
Ha esordito negli anni Sessanta sui set di Pier Paolo Pasolini diventandone presto lo scenografo ufficiale; nello stesso periodo ha lavorato con alcuni tra i più grandi registi italiani, da Elio Petri a Marco Bellocchio a Luigi Comencini, affermandosi anche come scenografo e poi regista per opere teatrali e liriche.
Le sue imponenti scenografie si sono rivelate particolarmente congeniali alla vena onirica delle atmosfere di Federico Fellini, con il quale ha instaurato un fortunato sodalizio e un intenso rapporto di amicizia, interrotti solo dalla morte del regista riminese. Le visionarie scenografie per film quali Il nome della rosa e Le avventure del barone di Münchausen lo hanno consacrato a livello internazionale portandolo alle numerose collaborazioni con Martin Scorsese e a quelle con registi quali Neil Jordan (Intervista col vampiro), Anthony Minghella (Ritorno a Cold Mountain), e poi Brian De Palma, Tim Burton, Kenneth Branagh e numerosi altri… una sequenza di nomi che confermano ancora oggi il suo visionario talento, la sua incessante creatività, ma anche quelle che lui stesso definirebbe delle grandi “botte di culo”.
Gian Luca Farinelli
Gian Luca Farinelli è il direttore della Cineteca di Bologna dal 2000. Nel 1986 è l’ideatore assieme a Nicola Mazzanti de Il Cinema Ritrovato, una manifestazione dedicata alla storia del cinema e all’attività delle cineteche considerata, a livello mondiale, la più autorevole del settore.
Per conto della Cineteca ha ideato e organizzato manifestazioni e rassegne tra cui spiccano tutte le edizioni di Sotto le stelle del cinema. Ha diretto la creazione della prima scuola italiana di restauro cinematografico L’Immagine Ritrovata, finanziata dall’Unione Europea, che ha consentito la nascita dell’omonimo laboratorio di restauro, attivo dal 1992, che oggi presta la sua opera ai maggiori archivi cinematografici del mondo e ha aperto recentemente due sedi a Hong Kong e a Parigi. È riconosciuto internazionalmente come uno dei maggiori esperti di restauro cinematografico e di promozione del patrimonio cinematografico.
Nel 1997 è stato insignito dallo Stato Francese del titolo di Chevalier des Arts et Lettres, nel 2008 dell’Ordre national du Mérite, nel 2022 è diventato Officier des Arts et des Lettres. Ha creato, con Martin Scorsese la World Cinema Foundation, dal 2022 fa parte del Conseil de Surveillance della Societé Pathé SAS. Nel marzo 2022, è stato nominato Presidente della Fondazione Cinema per Roma.
“Immaginare Prima. Le mie due nascite, il cinema, gli Oscar”, 2022, Dante Ferretti et David Miliozzi, ed Jimenez
Immaginare prima è un viaggio dalla provincia italiana degli anni Quaranta alla Hollywood di oggi, una carrellata dietro le quinte di film che hanno fatto la storia del cinema.
Nel “Primo Tempo” di una vita che sembra un film, Ferretti svela come la sua terra e quella doppia nascita abbiano influenzato le sue scenografie più celebri, si lancia nei ricordi dei “suoi” registi – Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, Martin Scorsese – e dei compagni e divi conosciuti dietro e davanti alla macchina da presa.
Nel “Secondo Tempo” e nei “Titoli di Coda” la voce passa a David Miliozzi che ne ripercorre la carriera professionale e il percorso umano inseguendo il Maestro a caccia di ricordi, aneddoti, immagini. Il frutto di questa ricerca è il ritratto di un uomo umile, tenace e geniale riuscito a diventare il simbolo di quel “saper fare” italiano che ha reso celebre il nostro paese nel mondo, ottenendo una popolarità che si può mantenere solo a patto di restare onesti con sé stessi e vicini alle proprie origini.