Emmanuel Carrère legge ” Autoportrait ” di Edouard Levé

Nove appuntamenti dal 22 gennaio al 16 dicembre 2008 Sesto Appuntamento Martedì 30 settembre 2008, Emmanuel Carrère , scrittore, sceneggiatore e regista francese, diventato famoso in Italia con il libro “L’avversario”, sarà il primo protagonista di Amare la letteratura , che riprende il suo ciclo di incontri dopo la pausa estiva. Carrère leggerà a Villa Medici brani tratti da “Autoportrait” di Edouard Levé. Amare la letteratura, a cura dello scrittore francese Olivier Rolin, è una rassegna in cui scrittori, artisti ed intellettuali della scena culturale francese si alternano nella lettura dei grandi romanzieri e poeti della storia della letteratura: all’Accademia di Francia a Roma fino a dicembre 2008. “Pittore, fotografo, artista, Edouard Levé faceva quello che si chiama arte contemporanea e i quattro libri che ha scritto sono tanto concettuali quanto, per esempio, la sua serie di fotografie pornografiche vestite o i suoi ritratti di personaggi famosi omonimi. Era un personaggio elegante, divertente, affascinante. Lo scorso autunno, ha consegnato al nostro comune editore il manoscritto di un libro intitolato “Suicidio”, un titolo sobrio, preciso, programmatico, così come i precedenti: “Opere”, “Giornali” e “Autoritratto”. Tre giorni dopo, il 15 ottobre 2007, si è suicidato. Aveva 42 anni.” (Emmanuel Carrère) EMMANUEL CARRÈRE Noto scrittore e sceneggiatore francese, Emmanuel Carrère coltiva contemporaneamente la passione per la letteratura e quella per il cinema. Svolge l’attività di critico cinematografico fino a quando pubblica il suo primo romanzo nel 1983 (“L’Amie du jaguar”), e successivamente lavora regolarmente come sceneggiatore per la televisione. Il suo primo grande successo letterario arriva con la pubblicazione de “La Moustache” nel 1986 ed in seguito, con “La settimana bianca” (Prix Femina 1995, adattato allo schermo da Claude Miller, Premio speciale della giura al Festival di Cannes nel 1998) e “L’avversario” (2000, adattato allo schermo da Nicole Garcia con Daniel Auteuil). Questi libri sono stati tradotti in una ventina di lingue. Dal 2000, passa la maggior parte del tempo in Russia, paese d’origine della famiglia materna, dove gira il suo primo film da regista: “Ritorno a Kotelnitch”. Questo documentario così intimo mostra, contemporaneamente, l’affresco di un piccolo paese russo, un’indagine poliziesca e una riflessione sull’identità, tema che ricorre spesso nei racconti dell’autore. Due anni dopo porta sul grande schermo “La moustache”, con Vincent Lindon e Emmanuelle Devos. Lo scorso anno è uscito in Francia il suo ultimo e atteso libro “Un roman russe” per le edizioni P.O.L.

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